E’ un uomo sfinito, ma euforico Boris Johnson che oggi ha voluto ringraziare personalmente – assieme agli altri pazienti – i medici che stanno affrontando l’epidemia di Coronavirus.
Già nel corso delle scorse ore sono giunte notizie incoraggianti sullo stato di salute del Primo Ministro inglese anche se il numero dei morti continua ad aumentare con quasi 10 mila morti nel Regno Unito.
Uno dei fratelli di Boris Johnson si intanto è lamentato con la Cnn che il primo ministro britannico non sia stato ben curato nei 10 giorni in cui era a casa con il coronavirus, prima di venir ricoverato. “Da quanto ho saputo, non ero lì, nessuno ha chiesto ad un dottore di mettersi la mascherina e visitarlo fisicamente in tutti quel tempo, più di 10 giorni”, ha detto Max Johnson. “Era risultato positivo, dunque si sapeva cosa aveva. Mi viene alla mente la parola caos – ha aggiunto il più giovane dei fratelli Johnson – a che serve avere guardie del corpo, se non puoi avere nemmeno un dottore? Un primo ministro dovrebbe essere meglio protetto“. Max Johnson si è poi detto “immensamente sollevato” per il miglioramento del fratello, ora uscito dalla terapia intensiva, aggiungendo di sperare che avrà tempo di riprendersi pienamente.
Oggi Downing Street ha dichiarato che il Primo Ministro stava facendo “ottimi progressi” mentre si preparava a trascorrere la sua settima notte al St Thomas ‘Hospital nel centro di Londra.
Ma è chiaro che il rischiare la vita ha avuto un profondo effetto su di lui – e influenzerà gli sforzi del suo governo per affrontare la pandemia di coronavirus. Un amico intimo ha dichiarato: “Non c’è dubbio che questa sia stata un’esperienza che fa riflettere e che cambia la vita al Primo Ministro. In effetti è stato per tutti noi.
“È solo quando l’impensabile ti si insinua dal nulla in questo modo che si capisce l’importanza della vita”