“Vi consiglio di aspettare. Al momento nessuno può fare previsioni affidabili per luglio e agosto”, con queste parole la presidente della Commissione Ue, in un’intervista rilasciata al quotidiano Bild oggi in edicola, afferma che sarà difficile programmare il riavvio dell’industria turistica, importante per il nostro Paese. L’incubo – secondo quanto affermato nel corso dell’intervista – non è ancora concluso e, anche una volta che terminerà l’emergenza e si passerà ad una nuova fase, l’attenzione dovrà mantenersi alta perché il pericolo non potrà dirsi concluso del tutto.
La stessa presidente della Commissione ha ammonito che per il progressivo ritorno alla normalità sarà necessario procedere con grande attenzione: “Non parliamo di date, perché i Paesi membri attraversano stadi diversi nella pandemia e ogni Paese decide per sé”. Von der Leyen ha aggiunto “di non voler decidere centralmente, dato che a Milano la situazione è molto diversa da Muenster, così com’è diversa da aree cittadini da quelle di campagna. Ma la forza dell’Europa è che non decide uno solo. Possiamo imparare molto l’uno dall’altro e iniziare nelle regioni degli allentamenti passo per passo. Per esempio i danesi aprono adesso le scuole e gli asili. Gli scienziati misurano che effetto questa ha sul virus. E di questo beneficiano tutti i Paesi”.
La presidente infine ha affermato che la Commissione europea è pronta a prendere provvedimenti nei confronti dell’Ungheria per le leggi adottate dal premier Viktor Orban durante l’epidemia di coronavirus: “Sono pronta ad agire se le restrizioni superano la misura consentita” ha detto.