“Si è lavorato in questi mesi per la tenuta del tessuto socio-economico e siamo riusciti a contenere l’emergenza Covid-19“. Con queste parole il Presidente Fugatti ha rendicontato all’aula sullo svolgimento delle attività da parte della Provincia Autonoma di Trento. Un’attività che ha cercato di assicurare la maggior sicurezza possibile per i trentini, in una situazione in cui l’emergenza Coronavirus ha devastato il nord Italia.
Un’attività che nei fatti ha dimostrato di esser riuscita nel suo intento, ovvero di far in modo che l’emergenza Covid-19 non diventasse una vera e propria strage. I posti in terapia intensiva non sono infatti finiti come da altre parti d’Italia, si è arrivato ad un picco di 85 persone ricoverate in reparto, e i 115 posti in terapia intensiva si sono rilevati sufficienti.
Quello che si è presentato in aula stamane, è un Fugatti stanco, ma soddisfatto nell’essere riuscito a vincere la battaglia del Trentino. “La giunta provinciale provvederà a un riconoscimento economico a chi ha lavorato e sta lavorando in prima linea perché il nostro grazie va soprattutto a loro“.
Una rendicontazione minuziosa e che tiene come conto tutto il lavoro fatto dalla Giunta in queste settimane con incredibili difficoltà, dato che molti settori sono riusciti a organizzarsi in tempi rapidi in una situazione eccezionale. Ora lo scopo – ha concluso Fugatti – è iniziare a far ripartire il tutto con la massima sicurezza.
Il Consigliere Ghezzi è poi intervenuto affermando innanzitutto il suo ringraziamento per quanto è stato fatto. Ha posto comunque una domanda al Presidente Fugatti in cui chiede: “Perché i dati sui contagi Covid-19 in Trentino sono peggiori di quelli della Lombardia?”
In seguito vi è stata la risposta del Presidente Fugatti nella quale questi ha ricordato come il Trentino ha una percentuale di tamponi eseguiti simile a quella del Veneto, inoltre si sta cercando di produrre i reagenti per individuare le persone colpite da Covid-19. Al contempo – proprio rispondendo al Consigliere Ghezzi – Fugatti ha ricordato la massima trasparenza nel fornire i dati da parte della Provincia Autonoma di Trento, considerando anche come morti per Covid-19 anche coloro che avevano 3-4 disturbi di salute gravi quali insufficienze di organi.