“La riapertura – viene spiegato – avviene sulla base delle disposizioni dello scorso 10 aprile e dopo un accordo appena raggiunto con i sindacati per rafforzare il Protocollo di Sicurezza dello scorso 15 marzo, grazie anche alla consulenza del virologo Roberto Burioni dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano”. E anche dopo il protocollo firmato il 16 aprile da Confindustria Moda e le organizzazioni sindacali. Ha scritto ANSA web.

La ripresa delle attività nel centro di alto artigianato da 37.000 metri quadrati inaugurato esattamente due anni fa, dove si creano i prodotti Gucci del futuro disegnati da Alessandro Michele, per ora riguarderà un numero ristretto – circa il 10%, vale a dire più o meno 100 persone – degli addetti. “Dopo un’attenta riflessione – spiega Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci – abbiamo preso la decisione di riaprire la prototipia di ArtLab, in accordo con le organizzazioni sindacali e garantendo il massimo livello di sicurezza e con tutte le precauzioni necessarie, definite con l’aiuto di scienziati di comprovata competenza. Questo ci permetterà di gettare le basi per una più ampia riapertura delle nostre sedi produttive e il riavvio della filiera del Made in Italy, quando consentito”. A caldeggiare la riapertura delle aziende della moda, era stato il presidente di Confindustria Moda Claudio Marenzi, avvertendo che “se non ripartiamo subito rischiamo di perdere il supporto del made in Italy, la filiera”. Riporta ANSA web.
