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Attualità

“Eliminazione del colloquio orale”: gli studenti chiedono maggiori diritti a causa del Covid-19

Mancano meno di due mesi alla maturità 2020 e gli studenti iniziano a lamentarsi sulle nuove modalità di prova introdotta – dato che è improbabile un ritorno a maggio sui banchi – ovvero la Commissione Interna e un’unica maxi-prova orale. La richiesta maggiore? L’abolizione del colloquio orale e una promozione che si basa su una media degli ultimi 3 anni di scuola.

In questo contesto emerge una lettera scritta da un gestore della pagina Instagram (nomaturità2k20) e Twitter (studentiad2020). “Inizialmente – si legge nella lettera inviata al Ministro Azzolina – avevamo creato la pagina per contestare quanto era stato deciso sull’esame di maturità, senza sperare di ottenere grandi risultati, ma più per poter dire di avere provato a cambiare le cose“.

Nel corso del tempo – spiega il ragazzo nella lettera – sono emerse numerose criticità nel settore della scuola dove non sempre la didattica a distanza è stata applicata.

I problemi sono tanti: ovvero l’assenza di un’unica piattaforma o anche il disagio di molti ragazzi che hanno i genitori impiegati in prima linea nell’affrontare l’emergenza Coronavirus o semmai morti proprio per questo brutto male.

“Come si può fare un esame se non si è stati in grado di garantire il servizio scolastico per più di un mese?” – questa la domanda che si pongono gli studenti.

“Preparare l’esame porta via tempo alla didattica a distanza. Nemmeno i migliori insegnanti riusciranno a portare a termine il programma didattico di questo passo. Usiamo questo tempo per finire il programma e arrivare più preparati all’università o al nostro futuro impiego.”

“Stanchi di criticare e basta, abbiamo provato a proporre vie alternative. Abbiamo elaborato una proposta alternativa all’esame che, lo dico sinceramente, non sappiamo quanto possa essere reale, ma riguardo la quale gradiremmo avere una Sua risposta.”

Qual è questa proposta? Si basa su due punti: l’eliminazione del colloquio orale e la valutazione sulla base della media degli ultimi tre anni e un bonus di 0-10 punti attribuito dalla commissione interna sulla base del percorso scolastico dello studente, il miglioramento, la partecipazione alla didattica a distanza.

La lettera continua – “E’ vero, #lascuolanonsiferma. Non facciamola fermare per un esame incompleto e superfluo. Facciamo continuare l’istruzione, facciamo proseguire la didattica a distanza, costruiamo la nostra cultura invece di preoccuparci di verificarla nel modo sbagliato“.

Queste le parole che sembrano essere la voce della maggior parte dei maturandi in Italia così come riportato anche da maturansia.

Secolo Trentino