
Come se non bastassero le numerose problematiche sanitarie ed economiche che l’emergenza coronavirus ha generato, in Italia si è aggiunta anche quella relativa alla speculazione e alla scarsa reperibilità dei dispositivi di protezione personale, come le mascherine.
Oggi, per ovviare a questo problema, è scesa in campo anche Federfarma, l’associazione sindacale dei titolari di farmacie, che attraverso un nuovo appello alle autorità competenti ha lanciato il proprio appello contro “furbetti” e speculatori.
Come riportato da ANSA, Federfarma, con un comunicato si è rivolta alle autorità chiedendo che le mascherine possano essere vendute a prezzi predeterminati e “senza inutili adempimenti burocratici”. Inoltre, l’associazione ha chiarito come, qualora non dovesse essere preso alcun provvedimento, inviterà le farmacie a stoppare ed “astenersi dalla vendita di mascherine”.
Alla base di questo diktat vi è il fatto che, ad oggi, le mascherine risultino introvabili e dai prezzi molto alti con il conseguente rischio, per i farmacisti, di incappare in multe e sequestri delle forniture.
Un rischio che Federfarma vuole scongiurare a tutti i costi sia per tutelare il lavoro dei farmacisti, sia per tutelare i consumatori che troppo spesso diventano vittime di questi veri e propri tentativi di frode.