Peggio che in 1984 di Orwell: la fase due non prevede altro che il mantenimento della fase 1, anzi del mantenimento della situazione precedente al totale lockdown. Ma va bene così, del resto Giuseppi ha ragione a prescindere e se qualcuno muove una critica sul suo operato lui interviene con la squadra Anti-fake news, una cosa da ministero della Verità orwelliano, o con annunci in cui scredita pubblicamente l’avversario.
Nel sogno di un’Italia a immagine e somiglianza di Conte ben vengano quindi le corsette che tanto ama il suo addetto stampa. Guai infatti a privarlo delle sue attività motorie individuali e se è in compagnia di un amico lo può fare rispettando i due metri di distanza.
Potranno riprendere ad allenarsi gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio. Ovviamente in questo contesto nessuno può uscire dalla propria regione se non per comprovate esigenze lavorative o di salute sulle quali si può discutere all’infinito, mentre l’amore deve essere messo in lockdown per ancora un bel periodo dato che il nostro Giuseppi permette lo spostamento per i congiunti all’interno della stessa regione e sul punto si possono fare varie considerazioni su cosa si intende per congiunti, ma non si può spostarsi da una regione ad un’altra se una coppia non convive e vive in due territori diversi.
Sulle mascherine poi va in scena il Giuseppi Conte show: il prezzo sarà calmierato a 50cent al pezzo ed è prevista possibile distribuzione gratuita ai meno abbienti. L’IVA al 22% – dopo due mesi – sarà forse finalmente tolta dalle mascherine. Anche qui ovviamente l’inganno: le mascherine saranno obbligatorie solo all’interno e non all’esterno, sennò ci sarebbe stato l’obbligo da parte del governo di fornire tutti delle mascherine. Lo show poi interessa l’app Immuni: anonimato e niente geolocalizzazione, sì a bluetooth e volontarietà. Nei fatti non servirà a nulla, altro tempo sprecato per parlare del nulla.
Test sierologici per capire i veri numeri del contagio e per far capire se una persona ha già avuto il Coronavirus? Certamente, ma solo per 4 milioni di fortunati, gli altri dimenticati. Sulla scuola poi il tutto mostra come la trasparenza vantata dal Giuseppe Conte è nei fatti pura opacità. Gli esami di maturità saranno in presenza, uno per volta, nei fatti un colloquio che smonta l’esame e per settembre ci sarà la riapertura.
“Si sta lavorando sul come” ha affermato Conte e ciò vuol dire che questa fase due sarà lunga dal trovare una luce così come è anche lunga la via che porta a trovare risorse. Intanto in questo contesto, basato su una società dove tutto è proibito se non per i runner, il nostro Giuseppi prevede che tutti si muovano per lavorare, ma non per amare o per avere un momento di pace dopo troppo tempo in lockdown.
Del resto non siamo capaci manco di copiare dai cinesi e ogni diretta Facebook diventa una supercazzola alla Conte Mascetti. Solo che è tutto reale.