Politica

Gabriella Maffioletti (Forza Italia) sulla Fase 2 e sul Presidente Giuseppe Conte

La conferenza stampa con cui il Presidente del Consiglio si è rivolto al popolo italiano per annunciare la fase 2) delle misure di contenimento e di restrizione del virus ha avuto il pregio sostanziale di farci capire come nulla sia sostanzialmente modificato ed in buona sostanza si sia usato un lessico legale per parlare del“nulla cosmico” . Infatti le tanto attese misure di allentamento contenute nell’ultimo Dpcm del 26 aprile 2020, sono a detta di molti fra cui la sottoscritta, assolutamente illogich e incomprensibili per la scelta di aprire a “blocchi” a determinate categorie di imprenditorialità e con gradualità a partire per lo più dal 4 maggio. Esordire poi nella prassi consolidata ormai della conferenza stampa serale, come ha fatto il Premier nominato dal governo gialloverde Conte, dicendo che ci stanno guardando dall’Europa e dal mondo per i Decreti che abbiamo approvato, e che addirittura ci stiano chiedendo una copia di questi decreti sinceramente è stato colto come uno schiaffo all’intelligenza media degli italiani! Guardando alla stampa estera e come gli altri Paesi hanno reagito alla Pandemia. Il New York Times racconta che la Germania e non l’Italia, è stata la prima democrazia occidentale ad aver contenuto la diffusione del Coronavirus (grazie a tutti gli impieghi di risorse economiche destinate alla Sanità) ed ora è la prima a aprire al tessuto economico del Paese. Sempre il New York Times scrive: ”l’Italia non ha fatto altro che imporre “lo stare a casa” come unico modello di salvaguardia dal contagio senza considerare che le case potessero diventare focolai di trasmissione del virus. Non è stato attuato a livello nazionale alcun progetto atto a impedire alle persone contagiate di infettare le loro famiglie. Un reportage della Associated Press racconta la “tempesta perfetta” esplosa in Lombardia e come l’Italia si sia fatta trovare assolutamente impreparata difronte alla Pandemia. L’Opinion ha pubblicato uno studio del Deep Knowledge Group sull’inefficienza alla risposta al Covid-19 , che vede l’Italia al 32esimo posto su 33 in Europa. Le stesse misure del “lockdown modello cinese” che secondo Conte erano la panacea non ce le ha copiate nessuno. In quasi tutte le altre Nazioni Europee non sono state chiuse tutte le attività produttive ma solo alcune. Il divieto di passeggiate e jogging come è avvenuto da noi è stato imposto solo al nostro Paese. Anche per quanto concerne l’obbligo delle autocertificazioni abbiamo noi il record assoluto sia di produzione che di modelli. Il Washington Post rilancia il suo scetticismo sul funzionamento inoltre dell’app di contact tracing che si vuole introdurre in maniera “volontaria”. In vista inoltre della riapertura del 4 maggio, Reuters scrive della corsa ad ostacoli delle ditte italiane tra mille cavilli burocratici e scartoffie varie da compilare per accedere ai prestiti garantiti dallo Stato, erogabili dagli istituti di credito e previsti nel decreto . Le testate straniere hanno narrato dei bonus ma in concomitanza con il crash del sito dell’Inps e del fantomatico attacco hacker, poi smentito dallo stesso presidente Tridico. E mentre nel nostro Belpaese i nostri titolari di partita IVA hanno aspettato un mese per le famose 600 euro in Germania con una semplice domanda online sono arrivati i 5mila euro richiesti nel giro di un fine settimana.
E’ proprio il caso di dire che mai come in questi tempi si senta il bisogno di veri Statisti e soprattutto di un Presidente che rappresenti il popolo italiano che lo abbia legittimamente votato! Perché in nome del popolo italiano si sono compressi da parte di un governo PD- Cinque Stelle, nato da un inciucio, i diritti fondamentali sanciti dalla carta costituzionale come solo i regimi totalitari esercitano. Ormai l’emergenza sanitaria lascerà inevitabilmente il posto all’altra già incalzante emergenza sociale e economica un vero e proprio “bagno di sangue” in termini di perdita di posti di lavoro e di desertificazione della imprenditorialità locale e nazionale. Oltre a ciò incredibile ma vero il governo ha scritto nel Documento di economia e finanza che le tasse aumenteranno sia quest’anno che nel 2021, portando la pressione fiscale al livello record del 43,3%. Ed intanto si apprende che lascia ad Equitalia la facoltà di effettuare a giugno 8 milioni di verifiche fiscali. Di tutto il Paese avrebbe bisogno meno che della prosecuzione di una politica tasse e manette, dell’assistenzialismo perpetuo e dello spirito anti-impresa di questa maggioranza- Per ripartire bisogna creare lavoro ma come vediamo invece di assicurare liquidità alle imprese dal governo centrale si emana solo burocrazia e nuove tasse. Gli italiani stanno affrontando con molto senso di responsabilità la emergenza sanitaria ma chi ci governa ha il dovere di impartire disposizioni chiare e di non creare confusione e panico . L’avvocato del popolo, come ama farsi chiamare Conte, si è ancora una volta trasformato in un leguleio politico che per l’ennesima volta ci vuole propinare una “legge dello Stato” che in maniera ormai imbarazzante ci porterà sicuramente verso un declino sia finanziario che sociale, verso il tramonto di una civiltà costruita sui sacrifici di grandi personaggi illustri, che hanno scritto la nostra storia e di grandi conquiste proprio in ambito democratico a cui sicuramente non possiamo assistere in maniera supina e passiva!

Gabriella Maffioletti
Vice coordinatrice Forza Italia Trentino

Giovani della Lega Trentino e la scuola

“Nella giornata di ieri abbiamo assistito ancora una volta all’indifferenza del Governo rispetto alle problematiche nel mondo delle politiche giovanili, scolastiche ed universitarie.” – così in una nota Leonardo Divan Commissario Lega Giovani per le scuole e l’università “– “Durante l’attesa conferenza stampa sulla c.d. Fase 2 tenuta dal Presidente del Consiglio Conte nella giornata di ieri, non è stata spesa mezza parola  per fare chiarezza sul futuro di migliaia di studenti e di universitari. Poche parole ma ancora troppe incognite ancora sulle modalità di esame di maturità che a breve dovrà essere sostenuto da migliaia di studenti, anche privatisti. Niente sugli studenti con sostegno abbandonati, sui crediti scolastici, sui rimborsi per mezzi pubblici, sulle scuole paritarie. Non una parola sul futuro dell’università: nessun contributo per i canoni di locazione agli studenti fuori sede, nessun piano strategico per la riapertura delle residenze e delle mense universitarie, nessuna indicazione su riconoscimento CFU e rimodulazione tasse universitarie, nessun fondo per accelerare la digitalizzazione e l’accesso alla didattica a distanza. Esprimiamo forte preoccupazione verso un Governo che non riesce a percepire la tragica condizione in cui versa il mondo giovanile: se i partiti di maggioranza sentono il bisogno di bocciare a priori le proposte emendative che abbiamo messo in campo, almeno abbiano il coraggio di assumersi la responsabilità di governo e passino dal produrre task force a produrre fatti concreti”

Leonardo Divan – Giovani Lega

Devid Moranduzzo: Il Trentino deve ripartire, bene autonomia sulla Fase 2

Bene la decisione di procedere per richiedere maggiore autonomia a Roma per la gestione della Fase 2. Sono da giorni in costante contatto con imprenditori, commercianti e artigiani che mi chiedono perché questo governo nazionale non voglia permettere alle persone di lavorare onestamente, con passione e con voglia di far funzionare l’economia del Trentino. Capisco benissimo la situazione in cui i nostri concittadini versano, anche perché la mia famiglia ha un’azienda e sono consapevole, perché lo sto vivendo in prima persona, delle difficoltà che le piccole aziende potrebbero avere nel caso in cui non si partisse in fretta. Siamo stati giustamente fermi, ma ora è il momento di ripartire e di credere nella ripartenza anticipata.
Plaudo quindi alla decisione dei Presidenti Fugatti e Kompatscher, sostenuta dalla Lega con i segretari Bisesti e Vettorato, di chiedere una via trentina e alto atesina alla fase 2, una fase che sembra non essere assolutamente breve. Oggi un importante passo per riaffermare – ancora una volta e contrariamente alle cattiverie che circolano da settimane – il nostro credo autonomista.

Consigliere provinciale della Lega Salvini Trentino – Devid Moranduzzo

Bruna Giuliani: Pregare in sicurezza

Penso che una messa o una preghiera fatta con tutte le misure di sicurezza possibili e immaginabili, semmai fatta all’aperto, possa essere fatta soprattutto in questo momento in cui in molti avvertono la necessità di trovare un contatto con il divino. Certo, si può citare i Promessi sposi e la processione guidata dal Cardinale Federico Borromeo nella Milano colpita dalla peste del ‘600, ma in certe situazioni è necessario anche la possibilità di garantire nei giusti modi la libertà di culto e di fede.
Del resto a oggi si è costretti a fare la coda per andare a fare la spesa, ma per qualcuno non è accettabile fare la coda per andare a pregare semmai per i propri parenti che sono venuti a mancare a causa del Covid-19. Voglio comunque ringraziare tutti i sacerdoti che in questo periodo di “lockdown ecclesiastico” hanno cercato – usando le nuove tecnologie informatiche – di stare vicino al proprio gregge. Per questo motivo accolgo con gioia la decisione dell’Arcivescovo di Trento di riaprire a partire dal 30 aprile le chiese per dare la possibilità – a chi crede – di pregare la Madonna. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine.

Capogruppo della Lega a Trento, Bruna Giuliani.

Secolo Trentino