La principale critica mossa finora al Governo Conte per quanto riguarda la fase 2 dell’emergenza Coronavirus riguarda la gestione centralizzata delle riaperture. Molti analisti, infatti, ritengono un errore che regioni con numeri di contagio prossimi allo zero siano trattate alla pari con regioni dove il contagio – seppur in forte diminuzione – è in continuo progresso.
In questo senso, oggi il Trentino-Alto Adige, tramite una nota congiunta dei due Presidenti di Provincia – Maurizio Fugatti per Trento e Arno Kompatscher per Bolzano – ha richiesto maggiore autonomia nella gestione della fase 2. La richiesta è stata sottoscritta anche dal segretario del SVP Philipp Achammer e dai segretari provinciali della Lega Mirko Bisesti e Giuliano Vettorato.
Insieme a questa richiesta, le due giunte provinciali starebbero valutando anche di portare nei rispettivi Consigli provinciali una norma di legge “ad hoc” per poter avere maggiore libertà decisionale e amministrativa. Il rinforzo legislativo – così viene chiamato – permetterà alle due Province di anticipare le date nazionali non solo per quanto riguarda le riaperture di determinate attività economiche, ma anche per il campo dei servizi alle famiglie, sempre rispettando le prescrizioni sanitarie imposte dal Governo centrale.