Stamane la Commissione Europea ha presentato le prime stime economiche sull’andamento europeo a partire dall’inizio dell’emergenza economico-sanitaria generata dal virus Covid-19.
A parlare è stato direttamente il Commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, che, come riportato da ANSA, ha voluto commmentare l’andamento affermando come sia la crisi che la ripresa economica saranno diverse da paese a paese, aggiungendo: “Tra i Paesi più grandi, l’Italia è stata colpita per prima e con più forza, con le misure di contenimento che ora cominciano ad essere rimosse gradualmente, l’economia comincerà la ripresa dalla seconda metà del 2020. Ciononostante, si prevede che la ripresa italiana prenderà più tempo che negli altri Paesi“.
Dopo aver ricordato come il Coronavirus abbia portato ad un aumento degli spread, Paolo Gentiloni è tornato a parlare del Mes definendolo un’opportunità sopratutto per i paesi con i tassi d’interesse più alti, affermando inoltre come sarà compito del Governo italiano decidere se utilizzarlo o meno: “In Italia c’è una discussione ma non sta alla Commissione dare un’opinione, perché come Commissione noi confermiamo solo l’eleggibilità che sarà comunicata all’Eurogruppo per tutti. Starà poi agli Stati decidere se usare la linea di credito o no“.
Sempre parlando della difficile situazione italiana, il Commissario UE all’Economia ha chiarito come il coronavirus e il lockdown avranno pesanti ripercussioni sull’economia italiana, spingendola sino ad una profonda recessione che si caratterizzerà nella seconda metà del 2020. Gentiloni pur ammettendo che grazie alle misure di sostenimento del Governo, stando sempre alle previsioni UE, si vedrà un parziale ripresa nel 2021 ha evidenziato come il PIL italiano subirà una contrazione del 9.5% nel 2020 con un rimbalzo il prossimo anno del 6.5%.
Discorso simile anche per il deficit italiano che, dopo aver registrato (nel 2019) lo storico livello basso del 1.6%, nel 2020 subirà un’impennata sino all’11%, calando poi al 5.5% nel 2021.
Tali analisi sono state confermate direttamente anche dalla Commissione Europea che parlando dei dati europei ha evidenziato come quest’anno l’economia subirà una recessione di dimensioni storiche, registrando un calo per l’UE del 7.4%. In questo 2020 l’Italia, stando sempre alle previsioni, registrerà il secondo dato peggiore in Europa, seconda solo alla Grecia (-9.7%) e davanti a Spagna (-9.4%) e Francia (-8.2%).