Lavoro

Coronavirus, Liga Veneta: “Maxisanatoria clandestini grave errore”

 “La maxisanatoria dei clandestini è un grave errore. Noi pensiamo che le offerte di lavoro, soprattutto in un momento come questo, debbano essere garantite prima alla nostra gente. Stupisce inoltre come il governo stia andando in crisi sulle regolarizzazioni dei clandestini e non, ad esempio, sui mancati fondi alle famiglie, tema che è di grandissima emergenza, vista anche la prima ripresa del lavoro, la chiusura delle scuole, l’impegno di tanti caregiver. Non è con politiche ideologiche che si può pensare di sanare la ferita lasciata dal virus, ma con concretezza e fondi adeguati a favore dei nostri cittadini”. Così il deputato, vicesegretario federale della Lega e commissario della Liga Veneta Lorenzo Fontana in una nota alla stampa.

E’ importante la proroga fino al 31 dicembre dei permessi di soggiorno per lavoro stagionale in scadenza al 31 maggio al fine di evitare agli stranieri di dover rientrare nel proprio Paese proprio con l’inizio della stagione di raccolta nelle campagne. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini all’incontro con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri Bellanova, Catalfo, Gualtieri e Patuanelli nel sottolineare che ora il problema della mancanza di manodopera nelle campagne che va affrontato con la semplificazione dei voucher agricoli. Con il blocco delle frontiere – sottolinea la Coldiretti – sono venuti a mancare circa duecentomila lavoratori stranieri che arrivavano in Italia per la stagione di raccolta per poi tornare nel proprio Paese.

Per non far marcire i raccolti nelle campagne e garantire le forniture alimentari alla popolazione è necessario agevolare il ritorno temporaneo dei lavoratori da Paesi dell’Unione Europea attraverso corridoi verdi come hanno già fatto Gran Bretagna e Germania con la Romania. e con questo obiettivo – ha riferito Prandini – abbiamo aperto un canale di collaborazione con il massimo rappresentante diplomatico del governo di Bucarest in Italia, l’ambasciatore George Bologan.

Ma – ha continuato Prandini – è importante aprire il più possibile il mercato alle opportunità di lavoro per gli italiani che rischiano il duro impatto occupazionale della crisi economica da coronavirus. E per questo è ora necessaria subito una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire limitatamente al periodo di emergenza da parte dei beneficiari di ammortizzatori sociali ma anche di studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui scuole, università attività economiche ed aziende sono chiuse e molti lavoratori in cassa integrazione potrebbero trovare una occasione di integrazione del reddito proprio nelle attività di raccolta nelle campagne. Scrive la Coldiretti.

Secolo Trentino