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Economia

In balia delle banche

E adesso come la mettiamo con l’ideologia dominante del globalismo e della libera circolazione delle persone e delle cose?

Ci avevano raccontato che il mondo era un villaggio globale, senza confini, dove gli esseri umani si devono mescolare per arrivare ad un pianeta unificato sotto un governo mondiale; che le nazioni e le sovranità andavano sostituite dagli organismi internazionali; che i corpi intermedi della società, famiglia compresa, erano vecchi arnesi da buttare in nome del relativismo e dell’individualismo.

Poi è arrivato il coronavirus.

Del villaggio globale è rimasta solo la velocità con cui il covid-19 è dilagato. Per il resto gli stati hanno chiuso le frontiere e ognuno ha fatto per sé. Vietato perfino lo spostamento da un comune all’altro. Gli “organismi internazionali”, dall’OMS all’UE si sono rivelati un fallimento. Con la gente costretta a stare a casa la famiglia è tornata centrale. 

Il reale ha preso di colpo il sopravvento sulle mistificazioni del Pensiero Unico. Solidarietà, ordine, disciplina, coraggio, sacrificio sono stati riportati al vertice della scala di valori della gente. Il medico che cura il malato rischiando vita è diventato la star al posto del cantante o del calciatore.

Tutti adesso aspettano la riapertura, ma non sarà ritorno alla normalità. In ogni senso.
La crisi sarà devastante e i Poteri Forti faranno di tutto per continuare come prima, per preservare il sistema che garantisce i loro interessi sulla pelle dei popoli. Le prime avvisaglie ci sono già, visto che il denaro, invece di essere messo nelle tasche dei cittadini per innescare la ripresa, viene dato in prestito.

D’altra parte, come dice Nuccio Carrara, in un sistema fondato sulle banche anziché sul lavoro e sulla sovranità monetaria ed economica dello Statosolo il prestito bancario può “salvarci”.  E l’usuraio non vede l’ora di poterci “aiutare”, ma alle sue condizioniDiceva Ezra Pound che “uno Stato che non s’indebita fa rabbia agli usurai”, e i nostri governanti ci tengono a non farli arrabbiare…