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Spostamenti nel Nord-Est. Fugatti: “Questione che purtroppo è nazionale e non può essere affrontata da Regioni”

Si stanno studiando altre soluzioni per permettere i liberi spostamenti delle persone all’interno delle regioni. Al vaglio anche la possibilità di spostamenti all’interno del Nord-Est. Oggi ne ha parlato in conferenza stampa il Presidente Fugatti che a riguardo ha affermato: “Si, di questo tema ne abbiamo parlato c Nei giorni scorsi abbiamo parlato degli accordi di confine. Un accordo importante, ma che deve essere un primo passo. Purtroppo sul tema degli spostamenti all’interno del nord-est è coinvolto lo Stato e le regioni possono fare ben poco. Mi dispiace ma per quanto riguarda spostamenti tra comuni al confine tra Lombardia e Trentino si può far ben poco”.


Si stanno studiando altre soluzioni per permettere la libera circolazione delle persone all’interno delle regioni. Al vaglio anche la possibilità di spostamenti all’interno del Nord-Est. Oggi ne ha parlato in conferenza stampa il Presidente Fugatti che a riguardo ha affermato: “Si, di questo tema ne abbiamo parlato con il Governo. Nei giorni scorsi abbiamo parlato degli accordi di confine. Un accordo importante, ma che deve essere un primo passo. Purtroppo sul tema degli spostamenti all’interno del nord-est è coinvolto lo Stato e le regioni possono fare ben poco. Mi dispiace ma per quanto riguarda spostamenti tra comuni al confine tra Lombardia e Trentino si può far ben poco”.

Intanto come riportato dal Corriere della Sera trapela l’ipotesi che dal 18 maggio all’interno della propria Regione ci si potrà spostare dunque non servirà il modulo di autocertificazione. Per varcare il confine bisognerà invece giustificare il trasferimento che rimane consentito per tre motivi: «Motivi di lavoro, motivi di urgenza, motivi di salute». Non è consentita ancora la visita ai congiunti fuori regione.

Rimarrà il divieto di assembramento e dunque per strada, ma anche nelle case bisognerà mantenere le distanze. Saranno fissate metrature standard per i locali pubblici, mentre nelle abitazioni private dovrebbe rimanere il divieto di organizzare feste o comunque eventi dove non sia possibile garantire il distanziamento.

Secolo Trentino