Giornate particolari per il candidato Sindaco di Trento Franco Ianeselli. Il leader del centrosinistra cittadino infatti, in evidente confusione, ha rilasciato due post a distanza di poche ore dal tono diametralmente opposto, uno ieri pomeriggio e l’altro questa mattina.
Ieri pomeriggio, evidentemente di buonumore, ha assunto il profilo del “Sindaco buono“, dello statista. Rispondendo al post del redivivo Alessandro Baracetti – suo omologo di centrodestra – nel quale si ringraziava Maurizio Fugatti per le riaperture e ci si augurava una ripresa sostanziosa dell’economia trentina, Ianeselli ha lasciato trapelare una certa vicinanza al mondo delle piccole attività.
“Ripartire, riprendere lavori, riaprire botteghe, ritornare a incontrarsi. Non può esserci un altro piano e non c’è un’alternativa” dichiara Ianeselli, appoggiando sostanzialmente l’operato di Fugatti. Tuttavia, a detta del candidato, va fatto tutto in sicurezza. “Il virus resterà tra noi a lungo e non possiamo sospendere vite e attività fino ad allora“.
“Abbiamo un vantaggio, una forza che il Comune ha colto subito come opportunità. La bella stagione è cominciata e le vie di Trento sono pronte a fare da palcoscenico alla nostra ripartenza. A ogni esercente che ne faccia richiesta, vanno messi a sua disposizione a costi simbolici porzioni di strade, portici e piazze dove allestire i propri plateatici, tavoli all’aperto per bar e ristoranti, espositori esterni per i negozi e i loro prodotti. Perché la città è di tutti e possiamo tutti riaprire, abitandola insieme”. Tralasciando la leggerezza sui costi simbolici, quando poi in serata Conte tramite decreto avrebbe del tutto abolito il COSAP – Canone di occupazioni di spazi e aree pubbliche – per il resto Ianeselli ha parlato in maniera propositiva, sentendosi per certi versi già Sindaco visto che ha elogiato pubblicamente l’operato del Comune, organo che – almeno per il momento – non è sotto la sua amministrazione.
Questa mattina invece, pungolato da alcune critiche da parte del mondo del centrodestra per la sua precedente appartenenza al mondo sindacale, ha risposto con un potente ruggito: “Tra tutte le ripartenze attese per questa ‘fase due’, l’unica che non avrei voluto vedere è quella delle polemiche e delle risse”. Ammesso che si possa definire “rissa” una qualsiasi critica alla persona di Ianeselli, il candidato poi prosegue nel suo attacco: “Trovo incredibile, pur non riguardandomi direttamente che ci sia nella destra chi pensa di approfittare del momento per indebolire o scalzare il proprio candidato sindaco“. Oltre che Sindaco, ora l’ex-sindacalista vuole anche ricoprire il ruolo di leader della coalizione di centrodestra?
“Trovo surreali – prosegue – i continui attacchi e gli insulti che ricevo per aver lavorato e guidato un sindacato. D’accordo, per gli avversari lo schema è questo: CGIL brutta uguale Ianeselli brutto. Ora che ve lo siete detti, vi va se ci confrontiamo sulle proposte concrete che abbiamo per la città? Potrebbe darsi sia nell’interesse dei cittadini, delle imprese e delle famiglie“.
È quantomeno curioso che Ianeselli si offenda per la semplificazione legata alla CGIL: era la destra trentina o Ianeselli ad attaccare il 30 marzo direttamente Matteo Salvini per la sua opposizione al Governo Conte? Era la destra trentina o Ianeselli a paragonare in data 11 aprile le affermazioni di Salvini e Meloni sul MES con le critiche all’Europa rivolte dalla Giunta Fugatti? Era la destra trentina o Ianeselli a dire, in data 24 marzo, che il problema dell’Assessore provinciale alla Cultura Mirko Bisesti “sta nel non aver capito che rappresentare l’assessorato alla scuola significa lavorare per il Trentino, non per il suo capitano“?
Poi si potrebbe anche parlare del celebre convegno sulla parità di genere, quando un corteo, guidato da una delegazione della CGIL della quale Ianeselli faceva parte, praticamente occupò il Palazzo della Provincia, un gesto che certamente non è consono alla figura di un Sindaco. Come funziona, la semplificazione “CGIL uguale brutto” non va bene mentre quella “Lega uguale cattivo” sì?
La speranza è che, quando sarà eletto Sindaco, non si comporti così: Trento ha bisogno di una guida che sia capace di rispondere sempre nel merito, non certo di una persona che è buon(ist)a e propositiva solo quando è felice, mentre quando è nervoso attacca senza mezzi termini.