Oggi, per la prima volta da due mesi, non vi sono persone decedute per Covid-19 in Trentino. Una notizia positiva che porta una luce di speranza per il futuro senza dimenticare che non bisogna ancora abbassare la guardia. Oggi sono 20 i nuovi contagi, 12 casi con sintomi e 8 individuati con screening. Tra i contagiati vi sono 2 minorenni a domicilio e 9 ospiti di RSA.

Continua il trend in calo nei ricoveri: 42 sono oggi le persone ricoverate nei reparti a media e alta intensità degli ospedali trentini. Stabile è il numero dei pazienti ricoverati in rianimazione: 5 sono a Rovereto e 3 al Santa Chiara di Trento. Sono 562 le persone curate a domicilio.
Dall’inizio dell’epidemia sono 5.304 i contagiati dal Coronavirus con 456 vittime e 3.628 persone guarite o clinicamente guarite. Nelle ultime 24 ore in Trentino sono stati effettuati 1.539 tamponi di cui 707 letti da Apss e 832 da Cibio.
SITUAZIONE COMPLESSIVA IN ALTO ADIGE ALLA VIGILIA DELLA RIAPERTURA
I laboratori dell’Azienda sanitaria altoatesina nelle ultime 24 ore hanno effettuato 725 tamponi; 5 delle 361 persone sottoposte al test sono risultate positive al Coronavirus Covid-19. 3 delle 5 persone risultate positive devono essere sottratte dal totale in quando rientrano nella competenza dell’Azienda sanitaria del Trentino (il test è stato effettuato in Alto Adige, risiedono nel Trentino e quindi rientrano nella “competenza” della Provincia di Trento).
Sulla base di questi dati, comunicati dall’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, il numero delle persone positive al test del Coronavirus rimane a quota 2.580. A livello provinciale l’Azienda sanitaria informa che ad oggi (17 maggio) ha effettuato complessivamente 54.428 tamponi su 24.677 persone.
Persone ricoverate
Nei normali reparti dei sette ospedali dell’Azienda sanitaria, nelle cliniche private e nella base logistica dell’Esercito appositamente attrezzata a Colle Isarco sono ricoverati complessivamente 53 pazienti affetti da Covid-19. Altre 36 persone assistite dall’Azienda sanitaria sono casi sospetti. Sono 3 le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Attualmente vi sono 2 pazienti altoatesini ricoverati in reparti di terapia intensiva in cliniche in Austria.
Persone decedute
Il numero dei decessi legati a Covid-19 negli ospedali è di 173 persone. Il numero dei decessi nelle case di riposo è di 117 persone. Sono quindi complessivamente 290 le persone decedute in Alto Adige a causa del Covid-19.
Persone in quarantena
921 persone attualmente si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare. 9.662 sono le persone che hanno già concluso la quarantena e l’isolamento domiciliare. Finora sono 10.583 i cittadini ai quali sono state imposte misure di quarantena.
Persone guarite
Finora sono risultati positivi al test del Coronavirus 235 operatori dell’Azienda sanitaria, 214 di questi sono guariti. A questi si aggiungono 12 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta (tutti guariti).
Sono 1.977 le persone guarite dal Covid-19 (+27 rispetto a ieri).
A queste si aggiungono 721 persone che avevano un test dall’esito incerto o poco chiaro e che in seguito sono risultate per due volte negative al test. Il numero complessivo dei guariti fra sicuri e sospetti si attesta a 2.698 (+28 rispetto al giorno precedente).
INFOGRAFICA DELLA REGIONE VENETO
L’ITALIA SI APPRESTA ALLA RIAPERTURA E ALLA RIPARTENZA, ALCUNI ULTIMI DATI ALLA VIGILIA
Continua il trend generale in discesa dei nuovi positivi. In calo il numero delle persone ricoverate in terapia intensiva. È quanto si rileva dai dati del monitoraggio sanitario sulla diffusione del nuovo coronavirus diffusi alle 18 del 17 maggio. L’incremento dei nuovi positivi è pari a 675.
Complessivamente i casi dall’inizio dell’emergenza sono 225.435, così divisi:
- 125.176 guariti
- 68.351 attualmente positivi
- 31.908 deceduti (questo numero potrà essere confermato dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso)
Tra gli attualmente positivi:
- 57278 sono in isolamento domiciliare
- 10.311 ricoverati con sintomi
- 762 in terapia intensiva.
RT, COME USARLO: Il modello di monitoraggio e valutazione del rischio COVID-19 in Fase 2 si basa su una serie di indicatori in grado di rilevare con elevata sensibilità modificazioni sia pur piccole negli andamenti epidemiologici nonché il livello di resilienza dei sistemi sanitari delle diverse regioni italiane. Si tratta di uno strumento importante, in quanto è necessario garantire la sicurezza dei cittadini in questa necessaria fase di rilancio delle attività economiche del Paese.