Alessandro Baracetti, candidato Sindaco di Trento per il Centrodestra, non intende lasciarsi trascinare dai giochi di potere delle liste civiche. A fare le spese della “fase 2” della corsa a Palazzo Thun dell’avvocato trentino è stata la lista civica Agire per il Trentino, che vede in Claudio Cia il suo principale esponente.
Ieri sera si è infatti tenuto un incontro dell’intera coalizione, alla presenza – ovviamente – di Baracetti, di Mirko Bisesti per la Lega, di Francesca Gerosa per Fratelli d’Italia, di Gabriella Maffioletti per Forza Italia, Mattia Gottardi per Civica Trentina e una delegazione degli Autonomisti Popolari, composta da Walter Kaswalder e Barbara Balsamo.
Oltre a costoro, era presente in teleconferenza Mauro Corazza per la civica di Cia, ma la sua permanenza è durata ben poco: Baracetti infatti, dopo aver chiesto il sostegno dei tre partiti e delle due civiche, avrebbe affermato di non gradire più Agire all’interno della coalizione, asserendo che non ci sia bisogno di “serpi in seno“. Una risposta immediata e altisonante alle critiche che erano state avanzate dai civici.
Nei giorni scorsi, infatti, Cia e i suoi si erano spesso espressi sui media criticando lo scarso lavoro di squadra degli ultimi mesi e la mancanza, a loro dire, di una proposta per la città. Detto fatto, Baracetti si è sbarazzato di Agire ritenendo che uscite del genere possano essere lesive proprio della squadra di Centrodestra che si è formata.
“Serpi in seno non ne voglio. Ho chiesto un chiarimento perché per me la politica è un impegno unitario per la comunità e non mi rimangio la parola, a differenza di altri” ha dichiarato Baracetti a margine della riunione. Di tutt’altro tono le dichiarazioni di Corazza e Cia: “Abbiamo semplicemente chiesto di effettuare più proposte progettuali per Trento, così da sviluppare il lavoro di squadra. Ora ci guarderemo intorno” dice Corazza; “Non siamo in alcun modo serpi – afferma Cia – abbiamo fatto delle critiche politiche alla luce del sole avviando una riflessione interna. Se a Baracetti questo non è piaciuto, noi salutiamo e lasciamo la coalizione“.
Resta da capire cosa sarà di Agire e cosa di Baracetti: se l’avvocato sembra essere più tonico, avendo a più riprese mostrato i muscoli in questi ultimi giorni dopo un certo “torpore” dovuto probabilmente alle incertezze che il lockdown aveva causato, ora Agire potrebbe andare a rinforzare la coalizione a sostegno di Silvia Zanetti, così da preservare comunque l’area di Centrodestra.
La maggioranza provinciale non sembra comunque essere a rischio: nonostante i litigi interni a Civica Trentina e nonostante questa dura presa di posizione contro Agire per il Trentino – con la quale comunque Bisesti sta dialogando per mantenere buoni i rapporti – i 4 consiglieri di vantaggio che la Coalizione del Cambiamento ha rispetto alla maggioranza assoluta dell’Assemblea provinciale fanno dormire sonni tranquilli a Maurizio Fugatti.
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