E’ ufficiale il riconoscimento del Bonus agli operatori sanitari anche delle rsa che hanno fronteggiato il Covid-19. A darne notizia oggi il Presidente Fugatti che ha ribadito che questo primo intervento è di 10 milioni di euro, cui seguirà un altro di 5 milioni di euro. 2742 dipendenti saranno i beneficiari del contributo per un complessivo di 500 mila ore di lavoro. Il bonus netto per un infermiere sarà di massimo 1500 euro netti. Stesse somme anche per gli operatori in RSA. Si conferma così quanto affermato nella mattinata dalla nostra testata.
Fugatti ha voluto ricordare che ci sarà anche il rinnovo del contratto sanitario dopo tanti anni di attesa. “Vogliamo chiudere sul punto migliorando il contratto”.
Sul tema scuola Fugatti ha voluto ringraziare Bisesti per il lavoro svolto anche per trovare una soluzione nel settore 0-3 anni. I nidi verranno probabilmente riaperti così come gli asili se i contagi si caratterizzano su tali somme.
“Abbiamo detto che la risposta generosa ed eroica dei professionisti che operano ad ogni livello nella sanità doveva essere concreta ed immediata. A questo abbiamo lavorato con l’obiettivo di garantire gli attesi riconoscimenti economici già nella busta paga di giugno o luglio”, con queste parole l’assessore alla salute, Stefania Segnana, ha salutato l’approvazione oggi, da parte della Giunta provinciale, del cosiddetto Bonus Sanità, ovvero di un riconoscimento economico al personale coinvolto nell’emergenza Covid-19.
La misura è in arrivo e riguarderà il periodo di riferimento dal 17 marzo al 30 aprile. 15 milioni di euro è la copertura finanziaria complessiva .
La decisione di oggi riguarda una trance di 10 milioni che verrà corrisposta ad ogni figura professionale, indipendentemente dal ruolo e dalla qualifica rivestita, per ogni ora lavorata a contatto con le persone affette dal Coronavirus. Nel dettaglio questo primo riconoscimento riguarda 2.742 dipendenti dell’Azienda sanitaria che nel periodo considerato hanno prestato circa 500.000 ore di lavoro. Per il personale delle RSA si può stimare nel numero di circa 2.000 il personale direttamente coinvolto nella cura di ospiti affetti dal Coronavirus per un totale di circa 300.000 ore lavorate.
Una situazione ben diversa da quella presentata stamane da alcuni soggetti così come affermato anche da Fugatti che ha ricordato: “Se arrivare sino a 1500 euro netti per un infermiere o a 1600 euro per un operatore sanitario sono pochi per i sindacati, vabbè… Non voglio fare nessuna polemica”.