“Facce nuove…ma vecchio modo di fare politica“. Questa l’accusa di Lorenzo Rizzoli, leader di inMovimento, che sostanzialmente si scaglia in un attacco verso alcuni candidati a Sindaco di Trento, stigmatizzandone la strategia comunicativa giudicata troppo “aggressiva”.
“Da persone nuove della politica, come Silvia Zanetti di Si può fare, mi aspetterei contenuti, temi, proposte, risposte ai problemi della gente. Invece no: solo i soliti attacchi nutriti da non so quale astio. Perché? Questo è quello che chiede l’elettorato?” si domanda Rizzoli.
“Non posso assolutamente condividere in alcun modo il linguaggio utilizzato e il modo di fare politica” continua il leader di #inMovimento. “Non è politica attaccare gli altri, o meglio l’altro, visto che l’attacco è mirato a una sola persona, per ogni cosa ‘postata’ sui social. Politica dovrebbe essere elaborare idee e proposte di programma“.
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“In politica – prosegue Rizzoli – non ci sono nemici, non è una guerra. La politica va paragonata a una partita di rugby, dove ci sono solo avversari. Se definisci ‘nemici’ gli avversari, hai già perso in partenza perché chi va a votare si aspetta altro. Ianeselli, Baracetti, Degasperi, sono avversari politici che sconfiggi facendo politica, non attacchi“.
“Come nel rugby, se poi perdi, c’è sempre il ‘terzo tempo’, che consiste nel collaborare con il vincitore per far sì che le cose vengano fatte al meglio. Ma questo si può fare se si fa Politica con la P maiuscola” sostiene il leader di #inMovimento, terminando così il suo attacco rivolto a Silvia Zanetti.
“Leggo poi con piacere la discesa in campo di Marcello Carli. Personalmente non lo conosco, ma mi chiedo se sarà capace di mettere insieme i pezzi per formare una vera coalizione di centro” afferma in conclusione Lorenzo Rizzoli, ufficializzando dunque – anche se solo parzialmente – il suo endorsement per le Comunali di Trento.