La Festa della Repubblica di questo anno sfortunato vede lasciare la vita un giornalista, scrittore, storico: Roberto Gervaso. Padre di Veronica Gervaso volto del telegiornale.
Internet lo ricorda. Con i suoi aforismi piccati e intelligenti.
Un maestro di liberta’ del pensiero. Criticato. Ostacolato. Ma letto. Tutto si puo’ dire tranne che Roberto Gervaso non sia stata una voce assolutamente autorevole nel panorama letterario italiano.
Autore di libri cult come “Italiani, pecore anarchiche”. Autore con Indro Montanelli di diversi volumi de “La storia d’Italia”. “Cagliostro”, “Lo stivale zoppo”, “Io la penso cosi'”.
Muore dopo una malattia lunga, a 82 anni. Aveva scritto per diverse testate. Dal Corriere della Sera al Giornale.
Diventa un difficile percorso cercare di dare forma a un ricordo che renda giustizia alla persona. Basti pensare che quando si pensa a Gervaso non si puo’ non associare la parola onesta’ intellettuale. Per questo lontano dalle luci della ribalta, tuttavia presente nelle librerie dei giornalisti e dei lettori.
La figlia oggi lo ha ricordato come segue, annunciando la sua morte.

Insomma una persona che ha fatto ed ha scritto la storia di questa nazione se ne va via. Con i suoi occhialini rotondi ed il suo elegante papillon. (MC)