Politica locale

Baracetti: “Serve più attenzione ai genitori lavoratori che chiedono la riapertura delle scuole dell’infanzia”

Continua a tenere banco nel dibattito politico trentino il tema delle riaperture delle scuole dell’infanzia. Nei giorni scorsi, infatti, si era verificato un sostanziale braccio di ferro tra le richieste dei genitori lavoratori e della Giunta provinciale – intenzionati a riaprire entro la prima metà di giugno – e le obiezioni delle insegnanti e dei dirigenti scolastici.

I Consiglieri provinciali della Lega Devid Moranduzzo e Katia Rossato, al fianco dei Consiglieri comunali leghisti a Trento, hanno così chiesto all’Amministrazione comunale di essere meno immobilisti e particolarmente attenti alle esigenze di tanti lavoratori che richiedono la fruizione dei servizi nido e scuole dell’infanzia.

L’avvio della Fase 2 e della Fase 3 ci pone di fronte a delle sfide che devono essere affrontate anche dal Comune di Trento e dall’Assessore all’Istruzione Maule” sostengono i Consiglieri provinciali. “Non sempre i nostri concittadini possono lavorare in modalità di Smart-working, così come non sempre è possibile affidare i bambini ai nonni. Bisogna inoltre ricordare l’importanza per i bambini di socializzare con i loro coetanei“.

La fase più delicata riguardo la gestione del Covid-19 è superata, ora è necessario attivarsi per il bene dell’intera comunità” affermano Moranduzzo e la Rossato, che concludono: “Si tratta del resto di un primo passo per l’auspicabile ritorno alla normalità del settore scolastico a settembre. Ora è necessario l’impegno di tutti per evitare che qualcuno resti indietro“.

Sul tema è intervenuto anche Alessandro Baracetti, candidato Sindaco del centrodestra, riallacciandosi alla riapertura odierna dell’Istituto Sacro Cuore. “I bambini possono tornare a giocare con altri bambini, a condividere esperienze per la loro crescita, a giovarsi della sensibilità e delle capacità di educatori e maestre” dichiara il candidato Sindaco.

I genitori e le famiglie che accedono a questo servizio si sono impegnati condividendone la responsabilità. Credo quindi che chi persevera nel criticare la scelta della riapertura crei una sterile opposizione tra enti, tra persone, tra componenti sociali, perdendo di vista il fine ultimo: consentire ai nostri figli di vivere in socialità” afferma Baracetti. “Un plauso – conclude – va invece a chi si sta dedicando con ottimismo e buona volontà per consentire un ritorno in sicurezza dei bambini alla loro scuola“.

Secolo Trentino