Continua la querelle tra Partito Democratico e Lega che riguarda la chiusura dell’aeroporto Catullo di Verona con un colpo di scena: la riapertura di questo a seguito del blitz compiuto nella mattinata di ieri da un gruppo di parlamentari tra cui i trentini Vanessa Cattoi e Mauro Sutto. “Il Catullo di fatto è chiuso. Lo abbiamo appurato personalmente oggi incontrando, con alcuni colleghi deputati Lega veneti e lombardi, i vertici dell’aeroporto di Verona. Ad eccezione di alcuni casi in deroga, che possono essere verificati sul ‘Defense Internet Notam service’, i gate sono sbarrati e i terminali spenti”, lo hanno reso rendono noto i deputati trentini della Lega Vanessa Cattoi e Mauro Sutto a margine dell’incontro con il presidente dell’aeroporto Catullo Paolo Arena, l’amministratore delegato Michele Cazzanti e l’amministratore delegato Save Monica Scarpa.

“Un confronto prezioso – sottolineano gli esponenti leghisti – per attuare una strategia collaborativa e di prospettiva. Abbiamo ricevuto conferma che a breve ripartiranno alcuni voli tranne, al momento, Alitalia. E’ chiaro che lo scalo veronese va sostenuto e messo in grado nel più breve tempo possibile di tornare ad essere il Catullo che tutti conoscono per efficienza, numero di voli e copertura delle tratte. Un’infrastruttura fondamentale per l’economia del Trentino, in particolare per il comparto turistico, già provato dalle conseguenze del Covid e che vuole ripartire come si deve. Tutto ciò senza peraltro perdere di vista l’orizzonte delle prossime Olimpiadi invernali 2026, evento per il quale l’aeroporto Catullo deve farsi trovare pronto. Confermiamo la nostra massima disponibilità per i prossimi tavoli di confronto”.

Così gli onorevoli della Lega hanno voluto smentire il Partito Democratico del Trentino che nei giorni scorsi aveva attaccato la delegazione dei parlamentari affermando che il problema non esisteva, anzi che l’aeroporto era aperto. Un post di denuncia, nel quale si affermava nei fatti che la situazione è ben diversa da quella presentata dalla Lega.
Da qui l’idea dei due onorevoli di dimostrare con i fatti, anzi con una loro testimonianza diretta, la reale chiusura dello scalo che interessa anche il Trentino.
E, infatti, a poche ore dal blitz a Verona il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha dato parere positivo verso la riapertura dello scalo di Verona e Parma. Storia conclusa? Forse. Con tutta probabilità lo scalo riaprirà, ma riaperto lo scalo sarà necessario far arrivare anche gli aerei. Un’impresa importante anche perché il comparto del trasporto aereo ha particolarmente subito i danni causati dal Covid-19.