Negli ultimi giorni il tema dei migranti e dei loro sbarchi in territorio italiano è tornato di stretta attualità, con la nave Sea Watch 3 che dopo aver recuperato 209 migranti in acque internazionali li ha trasferiti sulla nave-quarantena Moby Zazà.
Questa vicenda, unita al fatto che diversi migranti “ospiti” della Moby Zazà, siano risultati positivi al Covid-19, ha fatto tornare il tema degli sbarchi e della gestione dei migranti sul suolo italiano, di strettissima attualità.
In questo senso assume connotazioni ancora più rilevanti la pubblicazione, da parte dell’Easo (l’agenzia Ue per l’asilo), del suo rapporto annuale sulla presenza dei migranti in Europa.
Tale rapporto ha evidenziato in maniera inequivocabile come il numero delle richieste d’asilo in Europa sia tornato a salire per la prima volta dal 2015. Nello specifico, i dati sul 2019, hanno presentato un aumento delle domande d’asilo dell’11% rispetto al 2018, raggiungendo quota 740 mila.
Per l‘Italiail discorso è leggermente diverso dato che, per la prima volta negli ultimi 5 anni, il belpaese è uscito dalla top 5 dei paesi con il maggior numero di persone accolte, posizionandosi al 6° posto con 43.770 richieste, circa il 27% in meno rispetto al 2018.
La classifica dei paesi “più accoglienti”, come riporta ANSA, vede in testa la Germania con 165.615 richieste, seguita da Francia e Spagna rispettivamente con 128.940 e 117.795 richieste. Ai piedi del podio Grecia e Gran Bretagna, con quest’ultima che negli ultimi 12 mesi ha scavalcato l’Italia.