“Non c’è preoccupazione perché è tutto ampiamente atteso. Entrambi i focolai sono stati identificati immediatamente e circoscritti, quindi il sistema messo in atto tiene. E’ inevitabile ci siano focolai in giro per l’Italia e per l’Europa”.
Con queste parole è iniziato l’intervento di Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Oms, alla trasmissione Agorà di Rai 3 atto a fare chiarezza sugli ultimi sviluppi dell’epidemia di Covid-19 sul suolo italiano.
Come riporta ANSA, Ranieri Guerra ha poi risposto a chi parlava di emergenza finita, chiarendo come sebbene il virus si stia comportando secondo le previsioni, questo possa essere paragonato all’influenza spagnola che fra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo, in più ondate.
“Sparendo il virus dalla clinica sembra tutto sia finito, ma non è così. Non entro nelle classificazioni e definizioni artificiose che colleghi insigni di varie discipline possono fare. Guardo i fatti e i fatti dicono che il genoma del virus è ancora lo stesso e i fatti dicono che l’andamento di una epidemia come questa è ampiamente previsto e prevedibile. C’è una discesa che coincide con l’estate” ha poi aggiunto l’esponente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Concludendo Guerra ha ricordato, ancora una volta, come sebbene sia vero che le terapie intensive si siano svuotate (come previsto), la volontà sia quella di lavorare per evitare che si possano riempire ancora in autunno, affermando: “Tutte le precauzioni che stiamo prendendo hanno l’obiettivo di circoscrivere la circolazione del virus quando questa riprenderà”.