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Hotel Everest, per un rimprovero al Rom in pochi secondi arrivano in una dozzina

Se non ci fosse il video che illustra il “modus operandi” della famiglia che ieri sera si è resa protagonista di una lite di gruppo sul marciapiede presso l’Hotel Everest non ci si crederebbe.

Il figlio del proprietario dell’Hotel internazionale, che ospita anche clientela business, ha rimproverato il giovane capo clan che sedeva in attesa della famiglia col cane, coi piedi sul tavolo. Una cosa molto brutta e vietata in tempo di Covid per di più.

Il rimprovero seguito da un diverbio diventa offesa e i due uomini scattano di colpo, come per “menarsi”. Il cane corre dagli altri ed è sufficiente un attimo per far convenire tutta la famiglia sul luogo, parliamo di oltre una dozzina di persone, tra cui anche una manciata di bimbi, che dividono, si coprono le spalle, tengono distratti i due dipendenti dell’Hotel ma specialmente si scortano a vicenda con una organizzazione abbastanza precisa, bambini compresi. Il tutto insieme anche ai passanti e agli altri cienti che si sono allontanati.

Una comunicazione è stata scritta anche da Andrea Merler, candidato Sindaco per il Comune di Trento che scrive quanto segue.

“Oggi Giorgio Sembenotti e la sua famiglia, che da sempre gestiscono l’Hotel Everest, sono stati aggrediti fisicamente da un Rom. Ciò si è verificato, poiché il figlio di Giorgio si è permesso di chiedere al soggetto, che stava dormendo con i piedi sul tavolino, di andarsene.
Queste immagini, dove un onesto cittadino, un lavoratore, viene aggredito con il lancio di una sedia e con dei pugni, sono inaccettabili e fanno male.
Ciò che ha lasciato stupiti molti cittadini, che mi hanno contattato, è vedere come le Forze dell’ordine presenti (cui va comunque la mia stima ed il mio sostegno) non siano intervenute, per arrestare il soggetto, che con molta calma si è poi allontanato.
Informato della notizia ho quindi chiamato Giorgio Sembenotti, per sentire come stessero lui e la famiglia e per portare loro la mia massima vicinanza e solidarietà.
Ho quindi immediatamente contattato il Questore Cracovia (che era perfettamente informato sui fatti) ed il Comandante della Polizia Locale, onde sincerarmi che stessero facendo tutte le ricerche possibili, per trovare il soggetto.
In tale occasione ho loro evidenziato come non sia accettabile vedere le forze dell’ordine non compiere un diretto intervento, per procedere al fermo ovvero all’arresto del delinquente .
Fa male vedere anche il senso di impunità dimostrato dal soggetto, che, nonostante la presenza della polizia, ha continuato ad aggredire il nostro concittadino.
La nostra città e soprattutto i nostri cittadini non possono avere paura mentre lavorano. La nostra Trento non merita queste immagini.
Farò il massimo, nel rispetto delle vicendevoli competenze, per far sì che a Trento non si vedano più scene di questo tipo e soprattutto che i delinquenti non rimangano impuniti.”

Più sintetico il competitor Marcello Carli che di fronte a queste gravissime scene ha scritto: “Far West in albergo a Trento. Che cosa inconcepibile!!!Anche se l’amministrazione di sinistra amica di Ianeselli non ha responsabilità dirette sulla sicurezza, in città sta avanzando il degrado e questa sì è una colpa gravissima dell’amministrazione, perché il degrado favorisce il crimine, e purtroppo lo vediamo ogni giorno!”

Secolo Trentino