Negli ultimi tre giorni sono diminuiti in maniera drastica gli sbarchi dalla Tunisia. Questo, ha sottolineato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio sulla sua pagina fb, commentando la notizia dell’arresto di dietri trafficanti di esseri umani, “è una buona notizia, ma non bisogna abbassare la guardia, le cause dei flussi migratori sono infatti molteplici”.
L’incremento “dei pattugliatori a Sfax e la visita del presidente della Repubblica Saied, che ringrazio, sono stati segnali molto importanti, che l’Italia ha apprezzato”. Hanno evidenziato “l’amicizia che lega i nostri due popoli e il presidente Saied, soprattutto, si è dimostrato essere una guida stabile e fondamentale per la Tunisia, in un momento di difficoltà economica per il Paese”, ha ribadito Di Maio. Che poi non ha risparmiato una stoccata agli avversari: “Dunque anche un punto di riferimento per l’Italia. Questo è ciò che ci differenzia dalle urla e dagli slogan di qualcun altro (il riferimento è chiaro, ed è rivolto alle opposizioni a trazione leghista, ndr.): il dialogo e la scelta di politiche concrete. La soluzione non risiede nella propaganda o nella discriminazione del prossimo, ma nella pianificazione e nella programmazione.”
Poi la gaffe: “Ringrazio la ministro Luciana Lamorgese e tutto il governo per il lavoro di squadra fatto fino ad ora. Andiamo avanti con il massimo impegno”. Forse, gli ricorda però qualcuno nei commenti dopo i recenti scivoloni dei suoi colleghi sull’esplosione di Beirut, sarebbe più corretto scrivere “il ministro” o “la ministra”, come qualcuno di indole boldriniana ancora oggi vorrebbe.

[…] da guerre e persecuzioni”. Un ulteriore tassello, questo, per Di Maio. Che si va ad aggiungere alla precedente visita, insieme alla titolare del Viminale, Luciana Lamorgese, a […]