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Ancora tensioni U.S.A – Cina. Pompeo al Vaticano: “non rinnovare accordo sui vescovi con la Cina”

E' iniziato così il tweet con il quale il Segretario di stato statunitense, Mike Pompeo, ha chiesto al Vaticano di non rinnovare l'accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi, anticipando di fatto quello che potrebbe essere uno dei temi dell'incontro che avverrà tra lo stesso segretario e Papa Francesco il prossimo 29 e 30 settembre.

“Due anni fa, la Santa Sede ha raggiunto un accordo con il Partito comunista cinese, sperando di aiutare i cattolici cinesi. Ma l’abuso del Partito comunista cinese sui fedeli è solo peggiorato. Il Vaticano metterebbe a rischio la sua autorità morale, se rinnovasse l’accordo.”

È iniziato così il tweet con il quale il Segretario di stato statunitense, Mike Pompeo, ha chiesto al Vaticano di non rinnovare l’accordo con la Cina sulla nomina dei vescovi, anticipando di fatto quello che potrebbe essere uno dei temi dell’incontro che avverrà tra lo stesso segretario e Papa Francesco il prossimo 29 e 30 settembre.

Sempre su Twitter, Pompeo ha voluto rincarare affermando come nessun regime reprima la fede come quello comunista in Cina, ricordando poi come oltre un milione di fedeli mussulmani siano stati tradotti coercitivamente nei campi d’internamento dove, sempre secondo il segretario U.S.A, sarebbero stati “sottoposti a sorveglianza, torture, aborti forzati e sterilizzazioni: il tutto fa parte di una lotta contro la fede lunga decadi da parte del Partito comunista cinese”.

Non è la prima volta che Pompeo rivolge questo tipo di accuse alla Cina, nei giorni scorsi sulla famosa rivista “First Things” era infatti apparso un articolo, firmato dallo stesso, che rilanciava dettagliatamente quest’accusa, arrivando ad affermare come il Partito Comunista Cinese si fosse macchiato di crimini quali “sterilizzazioni forzate e aborti dei musulmani nello Xinjiang”.

In un altro passo particolarmente rilevante dell’articolo, come riportato da AGI, Mike Pompeo si era rivolto direttamente a Papa Francesco affermando: “ha detto nel 2013 che ‘i cristiani devono rispondere al male con il bene, prendendo su di sé la croce come fece Gesù’. La storia ci insegna che i regimi totalitari possono sopravvivere solo nell’oscurità e nel silenzio, i loro crimini e la loro brutalità inosservati e ignorati. Se il Partito Comunista Cinese riuscirà a mettere in ginocchio la Chiesa cattolica e altre comunità religiose, i regimi che disprezzano i diritti umani saranno incoraggiati e il costo della resistenza alla tirannia aumenterà per tutti i coraggiosi credenti religiosi che onorano Dio al di sopra dell’autocrate del tempo. Prego che, nei rapporti con il Partito Comunista Cinese, la Santa Sede e tutti coloro che credono nella scintilla divina che illumina ogni vita umana, prestino ascolto alle parole di Gesù nel Vangelo di Giovanni: La verità ti renderà libero”

Secolo Trentino