Lo si legge nel 29mo Rapporto Immigrazione 2020 di Caritas italiana e Fondazione Migrantes, intitolato “Conoscere per comprendere” e che riguarda ben 5.306.548 persone che risiedono da tempo in Italia, l’8,8% della popolazione.
Un rapporto in cui, come riportato anche da AGI, dal 2018 al 2019 vi sono stati appena 47 mila residenti e 2.500 titolari di permesso di soggiorno in più, insieme ad un calo delle nascite di figli di immigrati, da 67.933 nel 2017 a 62.944 nel 2019.
Scendono anche le acquisizioni di cittadinanza
Da 146 mila nel 2017 a 127 mila del 2019. Inoltre si conferma la tendenza all’inserimento stabile con il 62,3% dei permessi a lunga scadenza. Appena il 5,7% sono i permessi collegati all’asilo e alla protezione internazionale, solo l’1,5% quelli per studio.
Sono 860.000 alunni stranieri nelle scuole, 64% nati in Italia
Gli alunni stranieri nelle scuole italiane sono circa 860 mila ossia il 10% del totale. Il 64,4% degli alunni stranieri è nato in Italia ma non ha la cittadinanza.
Eppure i dati estrapolati, seppur corretti, sono contestualizzati ad una situazione “stabile”; riguardante ovvero una immigrazione controllata. Diversa la situazione se si considera quello che è il cruscotto del ministero dell’Interno, dove i dati sono del tutto differenti, con arrivi di persone straniere (per lo più dalla Tunisia) addirittura triplicati. Persone che, il più delle volte, – occorre sottolinearlo – non hanno intenzione di restare in Italia, come affermato da molti di loro.
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