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Lockdown totale dell’Italia? Si deciderà il 15 novembre

Con il coronavirus che è tornato, prepotentemente, a spaventare l'Italia, il costante aumento dei contagi e il sistema sanitario nazionale sempre più sotto stress, lo spettro di un nuovo lockdown generalizzato continua ad aleggiare sul Belpaese e a intimorire la popolazione, stanca delle continue restrizioni a cui (dallo scorso marzo) viene sopposta.

Con il coronavirus che è tornato, prepotentemente, a spaventare l’Italia, il costante aumento dei contagi e il sistema sanitario nazionale sempre più sotto stress, lo spettro di un nuovo lockdown generalizzato continua ad aleggiare sul Belpaese e a intimorire la popolazione, stanca delle continue restrizioni a cui (dallo scorso marzo) viene sopposta. 

Nonostante nelle ultime settimane il Governo sia intervenuto, più volte, “a suon di” Dpcm e di norme sempre più restrittive per cercare di arginare l’aumento dei contagi, la situazione non sembra essere migliorata, anzi. Le previsioni (basate sull’andamento della curva epidemiologica del virus, continuano ad indicare come “il peggio debba ancora venire”con la situazione che potrebbe presto peggiorare. 

Se la pressione sul sistema sanitario nazionale dovesse continuare ad essere così intensa, al Governo non rimarrebbe altra soluzione che chiudere nuovamente l’Italia, instaurando nuovamente “il regime” del lockdown. Questa eventualità, nemmeno troppo remota, stando a quanto riporta il Corriere della Sera, è attualmente al vaglio, con l’esecutivo diviso tra chi preferirebbe aspettare e vedere i risultati dei Dpcm e chi invece ritiene sia necessario chiudere, tutto e subito. 

Tra i fautori dell’attendismo vi sarebbe anche il Premier Giuseppe Conte che, durante le riunioni private, avrebbe dichiarato: “Non possiamo scardinare il meccanismo scientifico delle zone rosse, arancioni e gialle. Dobbiamo aspettare gli effetti delle misure. Ci siamo dati un metodo scientifico e non possiamo metterlo in discussione sull’onda dell’emotività”. 

L’idea del Presidente del Consiglio sarebbe quella di aspettare almeno fino al prossimo 15 novembre per prendere una decisione, di modo da valutare in maniera esaustiva, gli effetti delle misure restrittive introdotte dai vari Dpcm. Se le restrizioni non avranno dato i risultati sperati e la curva dei contagi continuerà ad essere in ascesa e gli ospedali sempre più sotto stress, si potrebbe procedere verso il far entrare tutte le regioni italiane in zona rossa, un modo diverso di dire: lockdown. 

Un’altra indiscrezione, forse più lusinghiera, rivela che il Governo avrebbe invece già individuato nel prossimo 15 dicembre la data utile per far scattare il lockdown. Secondo quanto riporta Electomagazine infatti, il 15 dicembre infatti sarebbe la vera data utile per valutare l’efficacia delle misure poste in essere con i vari Dpcm e, in ex-trema ratio, far scattare la serrata totale. 

Sebbene nessuna di queste due ipotesi sia stata ancora confermata ufficialmente, il sentore è quello che l’esecutivo stia seriamente pensando ad una chiusura generalizzata dell’Italia. I prossimi giorni saranno decisivi, in questo senso, per le sorti del paese, se la curva dei contagi non dovesse abbassarsi, al Governo potrebbe non restare altra alternativa, per evitare il collasso del sistema sanitario, che chiudere l’intera nazione. 

Secolo Trentino