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Covid. Dati europei peggiorano, Speranza: “anticipare restrizioni per evitare una nuova forte ondata”

Nonostante nelle scorse ore il Governo sia finito al centro dell'attenzione mediatica a causa delle dimissioni dei ministri di Italia Viva, Teresa Bellanova e Elena Bonetti, che hanno aperto ad una possibile crisi di governo, Giuseppe Conte e il resto della sua squadra hanno incontrato le regioni per mettere a punto le nuove restrizioni che saranno contenute nel prossimo dpcm.

Nonostante nelle scorse ore il Governo sia finito al centro dell’attenzione mediatica a causa delle dimissioni dei ministri di Italia Viva, Teresa Bellanova e Elena Bonetti, che hanno aperto ad una possibile crisi di governo, Giuseppe Conte e il resto della sua squadra hanno incontrato le regioni per mettere a punto le nuove restrizioni che saranno contenute nel prossimo dpcm.

Dall’incontro, com’era preventivabile, è emerso come i dati relativi alla diffusione del virus, in Italia e in Europa, siano in netto peggioramento. Lo stesso Ministro della Salute, Roberto Speranza, presente all’incontro con le regioni si è lasciato andare a parole poco lusinghiere: “La situazione non può essere sottovalutata. Lavoriamo insieme tempestivamente ad anticipare le restrizioni per evitare una nuova forte ondata”

Nello specifico le misure che dovrebbero entrare in vigore dal prossimo 16 gennaio prevedono: nuovi valori Rt per l’ingresso in una determinata zona (si parla di 1 per quella arancione e di 1.25 per la zona rossa), divieto si spostamento tra le regioni anche di colore giallo, limite di due persone e di una volta al giorno per le visite ad amici o parenti e la proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 30 aprile.

Un altro protagonista di questo incontro, il Ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, come riporta ANSA, ha parlato invece dei ristori, affermando come siano in atto valutazioni per ristori specifici per il settore sciistico e come siano confermati interventi mirati e cospicui per tutte quelle attività che verranno interessate dalle chiusure (bar e ristoranti in testa).

“La crisi non ci impedirà di correre per garantire tempi rapidi” sui ristori: il decreto ha la massima priorità ma serve prima il nuovo scostamento di bilancio” ha infine concluso Francesco Boccia.