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Covid. “Immunità di gregge non prima del 2023” così l’analisi della Fondazione Hume

E' iniziato così il rapporto che la Fondazione Hume, che da anni produce rapporti indipendenti e non schierati policamente, ha redatto per ANSA in merito alla velocità del piano vaccinale italiano e alle tempistiche con le quali si potrà arrivare ad avere l'immunità di gregge nel Belpaese.

“Considerato l’attuale andamento delle vaccinazioni anti Covid in Italia, il raggiungimento dell’immunità di gregge non si otterrà prima del mese di agosto del 2023”.

E’ iniziato così il rapporto che la Fondazione Hume, che da anni produce rapporti indipendenti e non schierati policamente, ha redatto per ANSA in merito alla velocità del piano vaccinale italiano e alle tempistiche con le quali si potrà arrivare ad avere l’immunità di gregge nel Belpaese.

La Fondazione Hume, all’interno della sua analisi, ha evidenziato come attualmente le stime sulla velocità di vaccinazione italiana, indichino in 130 settimane il tempo con il quale si arriverà all’immunità di gregge, portando la data finale su questo obiettivo, non prima, di agosto 2023-

Non solo, dalla Fondazione hanno fatto sapere come, per raggiungere le cifre dei proclami delle autorità sanitarie (ovvero raggiungere l’immunità di gregge entro il prossimo mese di settembre/ottobre) il numero di vaccini somministrati dovrebbe raggiungere cifre 4 volte superiori a quelle attuali.

Questo rapporto evidenzia come, sebbene il piano vaccinale sia partito e sia ora in atto, per raggiungere gli obiettivi prefissati dalle autorità, la strada sia ancora molto lunga. Al netto dei ritardi e della diminuzione delle dosi consegnate ai vari paesi, è importante che le vaccinazioni proseguano spedite e senza intoppi, così da permettere alla popolazione di riappropriarsi, in pieno, della propria quotidianità, il prima possibile.