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L’UE vuole vaccinare tutti entro fine estate, intanto AstraZeneca presenta esposto contro le forniture illecite

Nonostante le numerose polemiche dei giorni passati con le case farmaceutiche e i ritardi nelle consegne delle dosi, l'Unione Europea non sembra accettare alcun tipo di rallentamento e continua a dichiarare

Nonostante le numerose polemiche dei giorni passati con le case farmaceutiche e i ritardi nelle consegne delle dosi, l’Unione Europea non sembra accettare alcun tipo di rallentamento e continua a dichiarare di voler vaccinare, al più presto, il 70% della popolazione europea così da immunizzarla contro il Covid.

Sebbene siano ancora nella memoria di tutti le polemiche occorse con AstraZeneca e il mea culpa di Ursula Von der Leyen che aveva dichiarato come la Commissione UE fosse stata troppo ottimista nel pensare che tutte le dosi di vaccino concordate con le aziende sarebbero state consegnate nei tempi previsti, oggi Thierry Breton, Commissario Europeo e Capo della Task Force europea per il potenziamento della produttività dei vaccini, è intervenuto sulla questione per enunciare i nuovi obiettivi europei.

Breton, all’interno di un’intervista rilasciata alla televisione francese BFM-TV, ha dichiarato di avere l’ambizioso progetto di vaccinare entro la fine della prossima estate tutta la cittadinanza europea che vorrà sottoporsi al vaccino, aggiungendo: “Mi assumo l’impegno di fare il massimo per raggiungere questo obiettivo. In un’impresa non si è mai sicuri al 100%.”

Queste dichiarazioni, molto ottimistiche, arrivano a poche ore dalla notizia che AstraZeneca, l’azienda farmaceutica finita nelle scorse settimane al centro delle polemiche per lo scontro con Ursula Von der Leyen, ha deciso di presentare un esposto al Nucleo Anti Sofisticazione dei Carabinieri per denunciare tutti gli eventuali tentativi di ricevere dosi di vaccino anti Covid al di fuori degli accordi ufficiali.

AstraZeneca ha informato di voler agire per vie legali qualora l’azienda venisse associata nuovamente a presunte irregolarità sulle forniture dei vaccini anti Covid, specificando poi come non vi sia alcun accordo per la distribuzione “privata” del loro vaccino e come la stessa proseguirà, come concordato, attraverso i canali istituzionali.