“La scuola tornerà in presenza e in sicurezza il prima possibile. Abbiamo tenuto aperto il primo ciclo fino allo stremo.”
E’ iniziato così l’intervento con il quale il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è intervenuto per commentare la delicata situazione in cui versa l’Italia attualmente e fare il punto della situazione sul sistema scolastico nazionale.
Il Ministro Bianchi, come riporta ANSA, ha dapprima chiarito come la decisione di chiudere le scuole sia stata presa anche tenendo in considerazione il fatto che, con le nuove varianti, il Covid-19 raggiunga anche i bambini, cosa che non era accaduta prima. Aggiungendo di aver optato per lo stop alla scuola per preservare l’incolumità dei bambini.
“Bisogna essere ancorati alla realtà: tutti volevamo tenerle aperte le scuole, abbiamo tenuto le attività in presenza fino allo stremo, abbiamo tenuto i bambini in presenza finchè è stato possibile. Stiamo lavorando per riportare la scuola in presenza e in sicurezza il prima possibile. Non sono decisioni a cuor leggero ma lo abbiamo fatto con senso di responsabilità. Sono scelte in cui tutto il paese deve essere presente” ha affermato successivamente Patrizio Bianchi.
Proseguendo nel suo intervento il Ministro dell’Istruzione ha voluto spendere parole anche per gli esami di maturità 2021, affermando come non sarà più “una sorta di lotteria” come in passato, dove ci si preparava 5 anni per poi affidare il proprio destino ad una busta con i temi, ma quest’anno gli studenti avranno un mese per svolgere il proprio lavoro e consegnarlo e la prova poi, inizierà con una discussione di quanto prodotto dai ragazzi.
“Non è un esame all’acqua di rose né di emergenza: è una prova di maturità in cui i ragazzi potranno dimostrare come sono cresciuti, è un passaggio in avanti, non ci siamo messi all’angolo, è un esame di maturità vero” ha infine concluso Patrizio Bianchi.