Nella giornata odierna il Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Alessandro Urzì ha ricevuto una lettera minatoria contenente il seguente messaggio: “Gli italiani devono morire? Basta attacchi agli Schützen altrimenti il sangue italiano scorrerà sulle strade dell’Alto Adige”.
Sulla vicenda si sono espressi i Consiglieri provinciali della Provincia autonoma di Trento appartenenti al partito guidato da Giorgia Meloni Claudio Cia, Alessia Ambrosi e Katia Rossato: “Esprimiamo solidarietà al nostro Capogruppo in Consiglio regionale. Non è la prima e non sarà nemmeno l’ultima volta che l’attività del Consigliere Urzì a favore degli italiani dell’Alto Adige viene bersagliata dalle provocazioni di uno sparuto manipolo di esaltati. Queste azioni, portate avanti da chi è costretto ad agire nell’ombra nell’incapacità di sostenere un confronto sulle idee, puntano a minare i rapporti tra le componenti etniche altoatesine (italiana, tedesca e ladina), ma falliscono nel loro obiettivo dal momento in cui non trovano terreno fertile ad attenderle. Siamo certi che la maggioranza degli abitanti della Provincia autonoma di Bolzano e della vicina Austria (dalla quale pare provenire la lettera incriminata) respinga questo tipo di intimidazioni e soprattutto i metodi violenti utilizzati. Siamo altresì convinti che l’associazione degli Schützen altoatesini sia estranea a questo tipo di comportamenti: pur nella diversità di idee che la caratterizzano e che rappresentano il sale di un dibattito politico che è, e deve rimanere, civile, trasparente e democratico. Auspichiamo – concludono i Consiglieri di FdI del Trentino – che le Forze dell’Ordine alle quali è stato consegnato il materiale possano far luce su questa triste vicenda”.