Nelle ultime settimane la casa farmaceutica anglo svedese, AstraZeneca, è finita più volte al centro di feroci polemiche: dai ritardi nelle consegne dei vaccini, passando per l’incertezza causata dalla presunta pericolosità del suo prodotto e arrivando alla “querelle” con il Data Safety Monitoring Board statunitense sulla possibilità che l’azienda avesse fornito dati “obsoleti e fuorvianti” in merito alla reale efficacia del vaccino.
Proprio su quest’ultima, appena due giorni fa, AstraZeneca, aveva garantito che nel giro di 48 ore avrebbe fornito dati quanto più aggiornati possibile per dare al DSMB americano la visione più ampia e completa sull’efficacia del suo vaccino che, prima delle polemiche, era stata indicato capace di prevenire i casi asintomatici al 79% e al 100% i casi gravi e i ricoveri ospedalieri.
Nella notte appena trascorsa l’azienda anglo svedese ha (per una volta) rispettato i tempi e mantenuto le promesse, presentando nuovi e aggiornati dati al Data Safety Monitoring Board americano.
Secondo quanto riporta ANSA, i nuovi dati vedrebbero il vaccino AstraZeneca efficace al 76% nella prevenzione dei casi asintomatici e sempre al 100% per i casi gravi e i ricoveri ospedalieri.
In merito la casa farmaceutica avrebbe anche affermato come i dati presentati oggi sarebbero in linea con le analisi e confermerebbero come il vaccino sia efficace negli adulti anche over 65. AstraZeneca ha infine chiarito come presenterà richiesta alla Food and Drug Administration per ottenere l’autorizzazione anche negli Stati Uniti.