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Covid. Cresce l’attesa per il Cdm, Patuanelli (M5S): “Il coprifuoco rimane alle 22”

Cresce l'attesa per il nuovo decreto Covid che entrerà in vigore il prossimo 26 aprile sino al prossimo 31 luglio, sarebbe stata convocato per le 17 odierne il Consiglio dei Ministri che dovrà analizzare il decreto con il quale verrà disposta la graduale riapertura del paese.

Cresce l’attesa per il nuovo decreto Covid che entrerà in vigore il prossimo 26 aprile sino al prossimo 31 luglio, secondo quanto riporta ANSA infatti sarebbe stata convocato per le 17 odierne il Consiglio dei Ministri che dovrà analizzare il decreto con il quale verrà disposta la graduale riapertura del paese.

Come è stato confermato dallo stesso Mario Draghi ancora lo scorso venerdì infatti, dal prossimo 26 aprile torneranno le zone gialle, vi sarà un ritorno della scuola e dell’università in presenza (con l’unica eccezione per la zona rossa) con la contestuale riapertura anche di bar e ristoranti, attività di spettacolo e anche lo sport, il tutto esclusivamente all’aperto.

Nelle ultime ore vi era grande incertezza sul coprifuoco, con una grande fetta della politica italiana, tra cui le Regioni, che chiedeva a gran voce che potesse essere posticipato almeno di un’ora così da permettere alle attività, come bar e ristoranti, di poter riprendere quanto più possibile a lavorare. Secondo le prime indiscrezioni però, il Governo (nonostante le pressioni) sarebbe intenzionato a mantenere lo status quo delle cose, con il coprifuoco che rimarrebbe fissato per le 22.

A conferma di questa ipotesi è arrivato l’intervento del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, che intervistato da rai News ha affermato: “Ci sarà oggi il Consiglio dei ministri e il coprifuoco rimane alle 22, come deciso dalla Cabina di regia di venerdì scorso. Vorremmo che sulla scuola si tornasse al 100%. Intendiamo porre il tema in Cdm e, come sempre, troveremo una soluzione di equilibrio. Anche se Regioni chiedono limiti per motivi di trasporti, come M5S riteniamo di dover garantire agli studenti delle Superiori per questi ultimi 100 giorni di scuola lezioni in presenza”.

Di avviso simile a quello del collega pentastellato è stato anche il Ministro gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini, che durante il suo intervento sull’emittente radiofonica Rtl 102.5 ha dichiarato: “Il coprifuoco evoca brutte cose, in tutti noi c’è la volontà di superarlo, ma ci vuole gradualità per non consentire al virus di ripartire. Abbiamo proposto le ore 22 perché abbiamo ascoltato il Cts. Il Governo è fiducioso che i comportamenti corretti ci porteranno a passare dalle 22 alle 23, poi alle 24 per poi toglierlo, ma non mi sento di dare tempi.”

Stando alle parole dei due ministri quindi, il Governo sembrerebbe intenzionato (almeno momentaneamente) a mantenere il coprifuoco alle 22 per poi qualora la situazione lo permettesse, estenderlo fino alle 23/24 per poi toglierlo definitivamente e consentire alla popolazione di poter tornare, quanto più possibile, alla normalità e riprendersi la propria vita (anche notturna).