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Trento. Squadra Mobile arresta uomo davanti a scuole. Bisesti: “Massima attenzione a sicurezza dei minori”

E' iniziato così l'intervento con il quale l'Assessore provinciale all'Istruzione, Mirko Bisesti, ha voluto commentare la notizia della buona riuscita dell'ultima operazione delle forze dell'ordine nell'ambito del contrasto alla pedopornografia.

“Un sentito ringraziamento alle forze di polizia, per l’operazione compiuta a tutela dei minori e in generale della sicurezza del mondo della scuola”.

E’ iniziato così l’intervento con il quale l’Assessore provinciale all’Istruzione, Mirko Bisesti, ha voluto commentare la notizia della buona riuscita dell’ultima operazione delle forze dell’ordine nell’ambito del contrasto alla pedopornografia.

E’ notizia di poche ore fa infatti, quella dell’arresto di un uomo di 55 anni da parte della Squadra mobile di Trento, poiché trovato in possesso di oltre 300 tra foto e video a carattere pedopornografico. L’arresto è avvenuto a seguito di diverse segnalazioni di genitori che l’avevano visto aggirarsi nei pressi di una scuola materna e una elementare mostrando particolare attenzione verso alcuni bambini.

Dopo accurate indagini e alcuni appostamenti, ieri gli investigatori dopo aver visto l’uomo avvicinarsi agli istituti l’hanno fermato trovando nel suo smartphone foto e video a carattere pedopornografico. Il protagonista di questa storia, già arrestato in passato per violenza su minore in altre città, era stato anche già denunciato, a Trento, per possesso di materiale pedopornografico.

L’Assessore Bisesti, sulla vicenda, dopo aver ricordato come sia doveroso attendere che la giustizia faccia il suo corso, ha aggiunto: “La notizia riportata oggi dalla stampa è però un segnale importante di come la guardia debba essere mantenuta alta quando di mezzo c’è la sicurezza dei minori. Oltre al ringraziamento a chi ha operato, desidero quindi esprimere anche un forte invito a tutte le componenti della scuola, compresi insegnanti, personale scolastico, famiglie, perché sia mantenuta una stretta vigilanza e anche un’attiva collaborazione con le forze dell’ordine per escludere qualsiasi fenomeno che possa mettere a rischio la sicurezza e lo sviluppo psicofisico dei più piccoli”.