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Presentato il “Bus Rapid Transit”. Fugatti: “potenziamento del servizio di trasporto pubblico su gomma è la scelta migliore”

L’occasione è servita a presentare il Brt, sigla destinata a pervadere l’agenda dei prossimi anni e che indica il "Bus Rapid Transit", ovvero la percorrenza rapida dei bus

Le Olimpiadi invernali 2026 di Milano e Cortina rappresentano non solo la formidabile vetrina promozionale del Trentino e dei suoi impianti sportivi (Stadio del salto a Predazzo, Centro del fondo a Lago di Tesero e l’Ice Link Pinè di Baselga) ma anche l’opportunità di innalzare in maniera definitiva la qualità dei servizi e del territorio.

Una delle priorità riguarda la viabilità e il servizio di trasporto pubblico a favore dei residenti e dei turisti. Il tema è tornato di strettissima attualità, ieri pomeriggio, in occasione dell’incontro, organizzato presso il PalaFiemme di Cavalese, a cui hanno partecipato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, i sindaci e gli amministratori della val di Fiemme.

L’occasione è servita a presentare il Brt, sigla destinata a pervadere l’agenda dei prossimi anni e che indica il “Bus Rapid Transit”, ovvero la percorrenza rapida dei bus. Grazie alle Olimpiadi invernali 2026 e ai 70 milioni di euro di finanziamenti, le valli di Fiemme e Fassa vedranno la realizzazione di un nuovo sistema di mobilità pubblica che partendo da Ora (interscambio con la Ferrovia del Brennero) riscriverà il servizio pubblico su gomma nella tratta che porta fino a Canazei, passando per Cavalese e Predazzo.

“I finanziamenti garantiti dalle Olimpiadi impongono delle scelte in grado di garantire tempi veloci di realizzazione e il rispetto del tetto dei fondi messi a disposizione, oltre a criteri quali la sostenibilità e il risparmio di territorio. Sull’esempio di altri territori alpini e del Nord Europa, il potenziamento del servizio di trasporto pubblico su gomma risulta, in questa fase e considerando i tempi a disposizione, la scelta migliore” ha affermato in merito il presidente Fugatti.

All’incontro erano presenti anche i due dirigenti di riferimento della Provincia autonoma di Trento, Roberto Andreatta (Dipartimento territorio ambiente energia e cooperazione, Umst Mobilità) e Mario Monaco (Apop – Servizio opere stradali e ferroviarie), i quali hanno spiegato nel dettaglio il progetto.  

Il Brt (Bus Rapid Transit) è un modello di trasporto pubblico su gomma con “priorità di passaggio”, ovvero con corsie riservate o priorità semaforiche per i mezzi pubblici. Lo studio, voluto dalla Provincia autonoma di Trento, prende in considerazione le valli di  Fiemme e Fassa, così da rendere più veloce e sicuro l’uso del mezzo pubblico, rispetto all’automobile, soprattutto nei mesi turistici.

Si tratta di una sorta di “metró su gomma” che consente anche la riprogrammazione delle linee di trasporto da Egna-Ora (Ferrovie dello Stato) e Canazei. In particolare, in val di Fiemme, il nuovo sistema di trasporto pubblico porterà alla realizzazione, lungo la strada statale 48 – che attraversa in quota, rispetto alla Fondovalle, i centri abitati della valle – corsie preferenziali per i bus, allargamenti dell’attuale carreggiata e nuove fermate.

Il numero e la frequenza delle corse saranno aumentate fino ad arrivare ad una corsa ogni 15 minuti. Inoltre, la realizzazione del Brt consentirà di riorganizzare sul territorio, con risparmio di costi, i diversi depositi di mezzi oggi esistenti, e la stazioni. 

“Si tratta di un progetto concreto che di fatto introduce per la val di Fiemme il concetto di metropolitana di superficie su gomma, e che non richiede la realizzazione di nuove infrastrutture e, quindi, consumo di territorio, ma la revisione della viabilità esistente, in chiave sostenibile e moderna. Requisiti questi che sono alla base della scelta della candidatura italiana alle Olimpiadi invernali 2026” ha sottolineato poi Maurizio Fugatti.

Nel suo intervento invece, il dirigente generale Roberto Andreatta (Dipartimento territorio ambiente energia e cooperazione, Umst Mobilità) ha posto l’accento su tre temi strategici: la mobilità e gli investimenti “realistici” dei prossimi anni, la comparazione tra Brt ed altri sistemi adottati in altri territori, e i bisogni della valle in tema di mobilità e viabilità.  

“I progetti alternativi di trasporto pubblico, ovvero il Treno dell’Avisio e il sistema ibrido gomma/fune Fiemme 26, presentano costi allo stato non garantiti, 450 milioni di euro il primo e 1,5 miliardi di euro il secondo, a fronte dei 37,7 richiesti per il Brt. Non solo, anche i tempi di realizzazione superano i 6 anni contro i 3 del Bus Rapid Transfer. Questo significa che non sarebbero comunque pronti per le Olimpiadi” ha esordito Andreatta.

Altri territori, considerati virtuosi per la mobilità e i trasporti pubblici, quali Alto Adige e Paesi del Nord Europa, hanno scelto la gomma: “Il trasporto pubblico su gomma, ha chiarito a tal proposito lo stesso Roberto Andreatta, è il solo che può garantire la copertura capillare ed estesa sul territorio. A suo vantaggio giocano anche costi di gestione del servizio, inferiori rispetto alla ferrovia, e alla capacità di aumentare in maniera sensibile il numero di utenti. I dati raccolti in questi anni, anche in Trentino e in val di Fiemme, dimostrano come all’aumento del numero di corse e della qualità del servizio corrisponde un incremento sensibile del numero di utenti. In val di Fiemme gli utenti richiedono un servizio pubblico di qualità con la possibilità di aumentare, a seconda delle necessità, il numero di corse“.  

L’ingegnere Mario Monaco, dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie della Provincia autonoma di Trento, ha presentato il tracciato del Brt, indicando i tratti in cui saranno realizzate le nuove corsie preferenziali: Cavalese, Ziano e Predazzo, fino allo Ski Center Latermar a Mezzavalle. 

“I tempi sono molto stretti – ha concluso il presidente Maurizio Fugatti, rivolgendosi ai sindaci – e questo incontro serve anche a condividere con la popolazione i motivi di determinate scelte strategiche e a raccogliere osservazioni, così da migliorare i nostri investimenti”.