“L’aumento del turismo nel 2021, favorito dall’entrata in vigore del green pass, incrementa dello 0,7% il Pil nazionale”.
Questo è quanto emerge da un analisi di Coldiretti sui dati dell’UNWTO relativi al ritorno dei turisti dall’estero nei Paesi dell’Europa mediterranea.
Un impatto rilevante favorito dall’avanzare della campagna di vaccinazione che non colma tuttavia il pesante gap rispetto agli anni prima della pandemia Covid con l’Italia che pur restando tra le 10 destinazioni preferite ha sofferto a un calo medio del 63% degli arrivi internazionali nel 2020.
Con il green pass possono arrivare in Italia i 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l’estate, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia relativi al periodo luglio, agosto e settembre prima della pandemia.
Un appuntamento atteso dai turisti stranieri ma anche da 1,5 milioni di italiani che intendono trascorrere le vacanze estive all’estero. Il ritorno dei vacanzieri dall’estero in Italia è infatti strategico per l’ospitalità turistica nelle mete più gettonate anche perché i visitatori da questo paesi stranieri hanno tradizionalmente una elevata capacità di spesa per alloggio, alimentazione, trasporti, divertimenti, shopping e souvenir con circa 1/3 è destinata all’alimentazione, negozi, bancarelle pizzerie e ristoranti che sono stati gli esercizi più colpiti dalla pandemia Covid.
Ma il green pass è importante anche per le vacanze degli italiani che per la stragrande maggioranza ha deciso di rimanere nei confini nazionali ma c’è addirittura un italiano su tre (33,3%) che sceglie di fare una vacanza a chilometri zero restando all’interno della propria regione con il passaggio in zona bianca dell’intera Penisola.
Una opportunità che consente grazie al green pass di accedere a servizi ed attività che sono state per lungo tempo precluse dalle misure adottate per fermare il contagio.