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Green Pass. Il giurista Giulimondi: “E’ un obbligo di vaccinazione indiretto. Imporre così vaccino può suscitare dubbi di costituzionalità”

Giulimondi ha iniziato il suo intervento chiarendo come, per lui, il Green pass sia un obbligo indiretto di vaccinazione: "Il Green pass lo inquadro come obbligo

Il Professor Fabrizio Giulimondi, consulente giuridico-normativo presso la presidenza della Commissione Agricoltura del Senato, componente del comitato scientifico di ForoEuropa e collaboratore di LabParlamento, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus per parlare del Green Pass e della possibilità che possa essere introdotto per bar, ristoranti, cinema, teatri o discoteche.

Giulimondi ha iniziato il suo intervento chiarendo come, per lui, il Green pass sia un obbligo indiretto di vaccinazione: “Il Green pass lo inquadro come obbligo indiretto di vaccinazione, bisogna chiamare le cose come sono. Nel momento in cui io dico ad una persona che può entrare in un luogo pubblico solo se ha fatto due dosi di vaccino, se ha un tampone negativo o se è guarito dal covid, tu gli stai dicendo di fatto di vaccinarsi, è un obbligo indiretto”.

Entrando nello specifico della questione il giurista ha poi aggiunto: “Dicano se vogliono l’obbligo vaccinale o no, se non lo vogliono non possono rendere obbligatorio il green pass. Il tampone è l’alternativa ma costa, di conseguenza una famiglia di 4 persone che vuole andare al ristorante deve spendere il doppio considerando i tamponi. Imporre così un vaccino può suscitare grossi dubbi di costituzionalità. Vi sono prese di posizione della Corte Europea e del Consiglio d’Europa che sono contro questi mezzi”.

Successivamente, Fabrizio Giulimondi ha anche trattato il delicato tema delle vaccinazioni, specificando: “Questo vaccino, a differenza di altri per cui c’è l’obbligo, non è consolidato e validato in tutte le sue fasi, questo vaccino invece è in fase di controllo, perciò qualche dubbio lo desta. Essere contrari ai vaccini è un’idiozia, ma avere qualche dubbio su questo vaccino lo ritengo ragionevole”.

Infine, concludendo il suo intervento, l’esperto giurista ha ripreso le parole di Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe, asserendo: “Cartabellotta della fondazione Gimbe proprio su Radio Cusano Campus ha detto che mancano i vaccini, questo incide in chiave giuridica e costituzionale, se io sono impossibilitato ad accedere ai vaccini come è possibile imporre il Green Pass? Poi ci sono persone che il vaccino non possono proprio farlo per motivi di salute. Questi sono problemi giuridici importanti, non stiamo parlando del derby Roma-Lazio, non si tratta di dividere in vax e no vax”