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Ambrosi (FdI) contro Kaswalder. Il Presidente bestemmia in Aula: “Inaccettabile”

Che le tensioni in Consiglio provinciale tra le varie anime della maggioranza fossero ormai all’apice era risaputo da tempo, almeno dopo lo sfogo di Alessandro Savoi nei confronti delle consigliere Ambrosi e Rossato che avevano lasciato il Carroccio per entrare in Fratelli d’Italia.

Quello che non ci si poteva aspettare era l’ennesimo attacco al Presidente del Consiglio, Walter Kaswalder, stavolta scagliato direttamente da parte della neo-esponente di FdI Alessia Ambrosi. Casus belli una bestemmia, pronunciata a microfono aperto dal Presidente e ancora disponibile sul sito istituzionale della Provincia.

Come donna di destra, cristiana, che ritiene la religione e il rispetto della fede un valore importante, non ho assolutamente gradito e considero inaccettabile la bestemmia pronunciata in aula dal Presidente Kaswalder” scrive senza mezzi termini la Ambrosi. “Lo dico al di là dei nostri rapporti politici e personali, più che buoni. Lo dico davvero per amore di verità“.

Pochi mesi fa – prosegue la Consigliera – sono stata oggetto di pesanti insulti sessisti da parte di un consigliere a causa di una mia legittima scelta politica di aderire a Fratelli d’Italia, scelta che considero sacrosanta e comunque mio diritto. Adesso pure la bestemmia in Aula. Una domanda: ma davvero abbiamo bisogno di tutto questo?“. Parole durissime che segnano una cesura tra i due partiti che costituiscono principalmente il centrodestra provinciale.

A chi dice che queste cose possono capitare, risponderei, proprio per il rispetto e per il decoro che sempre dobbiamo nutrire nei confronti delle istituzioni, che no, cose del genere non possono né devono capitare. Né mai più dovranno ricapitare! Se siamo rappresentanti delle istituzioni e dei cittadini che ci hanno votato, nostro dovere è mantenere sempre, soprattutto nelle sedi istituzionali, un atteggiamento consono al nostro ruolo, educazione, garbo, stile. Insultare, bestemmiare sono cose che davvero mai vorrei più vedere perché ci impoveriscono tutti e gettano discredito sull’intera classe politica” argomenta la Ambrosi, che conclude: “Sono una donna di destra, sostengo la maggioranza di centrodestra. Ma non accetto, di fronte a cose come queste, di rimanere in silenzio. Sui principi, in politica, non può né deve esistere omertà. Sono una donna di destra e proprio per questo dico che dobbiamo mostrare piena coerenza rispetto ai valori di riferimento per i quali i cittadini ci hanno votato!“.

Una difesa a spada tratta che però cozza con il carattere del Presidente Kaswalder: già nella precedente legislatura, l’attuale Presidente del Consiglio si era “distinto” per una forte imprecazione – da alcuni giudicata bestemmia, da altri minimizzata – raccogliendo molte critiche da parte del Partito Democratico ma venendo difeso dagli esponenti del Centrodestra. Una difesa non certo granitica, visto che il Consigliere Claudio Cia (al tempo in Agire, oggi in FdI) disse “Si usa dire comunemente al bar“. Ma in ogni caso si trattò di una difesa.

Stavolta, invece, l’attacco viene proprio dal Centrodestra, in un momento in cui il clima tra le parti non è certo disteso. I rimescolamenti di carte potrebbero anche essere più vicini, ma la sensazione generale è che a rimetterci – faccia e voti – siano proprio i vari esponenti della maggioranza di Governo.