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UniTrento. La School of Innovation apre, per la prima volta, anche agli esterni

La School of Innovation dell’Università di Trento apre le porte a chi desidera aggiornarsi sui temi dell’innovazione e del problem solving. Per la prima volta la struttura interdipartimentale dell’Ateneo consentirà a persone esterne all’Ateneo di partecipare ai corsi attivi da anni per la formazione all’imprenditorialità e all’innovazione della comunità studentesca.

La School of Innovation dell’Università di Trento apre le porte a chi desidera aggiornarsi sui temi dell’innovazione e del problem solving. Per la prima volta la struttura interdipartimentale dell’Ateneo consentirà a persone esterne all’Ateneo di partecipare ai corsi attivi da anni per la formazione all’imprenditorialità e all’innovazione della comunità studentesca.

Il nuovo ciclo di corsi è in partenza in autunno con il nuovo anno accademico. Un’occasione unica per chi già lavora, nel pubblico o nel privato, e desidera aggiornare il proprio curriculum in alcuni ambiti in forte evoluzione e molto richiesti dal mercato del lavoro, come data science, biotecnologie e gestione dell’innovazione.

La proposta della School of Innovation attira l’attenzione anche per le condizioni di lancio, probabilmente irripetibili. Per questo primo semestre infatti i corsi sono gratuiti. Per i semestri successivi è invece allo studio una formula agevolata. Ma chi può essere interessato? I corsi possono essere utili per la formazione, l’aggiornamento o la riqualificazione di persone occupate nel pubblico o nel privato o in cerca di un’occupazione, di persone neolaureate o di chi, dopo anni di lavoro, cerca una svolta professionale.

La presentazione delle domande è possibile online fino al 26 settembre e prevede un’autocandidatura con curriculum, che sarà vagliato in seguito. Preferenza nella valutazione delle candidature sarà data a chi è in possesso di una laurea triennale o vecchio ordinamento e ha buona conoscenza della lingua inglese, necessaria per frequentare, dato che l’inglese è la lingua di insegnamento per tutti i corsi.

La stessa struttura di insegnamento è innovativa e prevede laboratori interattivi, seminari, mentorship per lo sviluppo di progetti accanto a lezioni più tradizionali. Altro punto di forza della didattica della School è il corpo docente, composto in parte da personale accademico UniTrento e in parte da esperte ed esperti esterni, qualificati, che porteranno le loro competenze e esperienze dirette in materia di innovazione e imprenditorialità.

La struttura del corso è estremamente flessibile e permette di costruire le proprie competenze disciplinari sulla base delle esigenze specifiche, scegliendo corsi brevi di durata variabile tra le 6 e le 18 ore ciascuno. Per ottenere la certificazione finale (Innovation Certificate) – che per gli esterni sarà un attestato con l’indicazione dettagliata dei crediti e dei corsi sostenuti – è necessario raggiungere il limite minimo di frequenza delle lezioni (80%) e ottenere un totale di 12 crediti in uno o due semestri. Le lezioni del primo semestre inizieranno a ottobre e si concluderanno a dicembre, mentre quelle del secondo semestre andranno da fine febbraio a maggio. I corsi si terranno quasi esclusivamente nel tardo pomeriggio, dopo le 17 nei giorni feriali.

Tanti gli argomenti e i corsi da scegliere liberamente, organizzati attorno ad alcuni insegnamenti fondamentali – come imprenditoria, data science, project management e teatro d’impresa – e con quattro declinazioni disciplinari: ICT, decision making, medicina personalizzata e innovazione di processi. Materie aggiuntive per l’acquisizione dei 12 crediti finali possono essere aggiunte, ad esempio, tra tecniche di negoziazione, business models, fundraising, funzionamento degli ecosistemi di innovazione, lavoro di gruppo, marketing e sviluppo di processi.

I corsi della School of Innovation aprono anche alla possibilità di testare la propria preparazione sul campo partecipando alle sfide imprenditoriali promosse nell’ambito di ECIU University. Una bella opportunità per costruire reti di relazione internazionale non solo nel proprio ambito, lavorando su progetti concreti, potenzialmente esportabili nella propria realtà lavorativa.

La School of Innovation dell’Università di Trento è nata cinque anni fa come progetto strategico di ateneo con l’obiettivo di trasmettere ai/alle partecipanti – innanzitutto studenti e studentesse ma ora anche esterni – competenze trasversali e multidisciplinari sui temi dell’innovazione. Ciò che caratterizza l’approccio didattico è l’idea che ognuno impari dagli altri: anche docenti e mentor, infatti, sono direttamente convolti nell’apprendimento.

“Il rapido cambiamento che stiamo vivendo in ogni ambito sociale chiede, e chiederà sempre più, persone capaci di adattarsi ai cambiamenti e di cercare sempre nuove soluzioni, che risolvano problemi e che apportino benefici per la collettività” ha specificato Sandro Trento, direttore della School of Innovation.

“La School of Innovation lo fa attraverso corsi interdisciplinari e facendo della diversità il criterio di formazione dei gruppi di lavoro. I partecipanti coinvolti provengono infatti da tutte le discipline, da vari livelli e atenei italiani e stranieri. L’idea di aprire anche agli esterni va nella direzione intrapresa dall’Università di Trento di aprirsi alla comunità e di offrire un servizio per il miglioramento delle competenze e delle opportunità professionali e personali sul territorio. È un modo concreto di rendere possibile quella che viene definita la “terza missione” dell’università: oltre a formare e fare ricerca anche trasferire competenze sul territorio, aprire il dialogo e contribuire alla crescita della società e allo sviluppo di un ecosistema imprenditoriale efficiente e competitivo” ha poi aggiunto lo stesso direttore.

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