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Editoriali

Do you remember Saigon? Per Kabul USA e Unione europea impegnati nella gara a chi è più stupido

I diversamente giovani ricorderanno i giorni della fine di aprile del 1975 quando il più forte esercito del mondo “risaliva in disordine e senza speranza” non le valli che aveva disceso con orgogliosa sicurezza ma risaliva sugli elicotteri per fuggire da Saigon. Scene imbarazzanti per Washington, ma estremamente significative del colosso dai piedi di argilla. Agosto 2021: la scena rischia di ripetersi a Kabul anche se i talebani probabilmente si accontenteranno di vincere senza umiliare gli Usa e gli atlantisti che hanno spalleggiato un’operazione demenziale.

Costata all’Italia 53 vittime e 10 miliardi di euro. Per ritrovarsi al punto di partenza ma con in più l’onta del fallimento. Ma di fronte al nuovo disastro, provocato dalla stupidità della politica estera statunitense, si assiste ad una buffa gara per apparire il più ottuso dell’impero atlantista. Il primo posto se lo giocano Josep Borrell, capo dell’inesistente politica estera dell’Unione europea, e Jens Stoltenberg, segretario generale della Nato.

Il primo ha avvertito i talebani che rischiano l’isolamento internazionale se prenderanno il potere con le armi. E il secondo ha minacciato il mancato riconoscimento internazionale senza una soluzione politica del conflitto. In mancanza di un test antidroga o del palloncino per l’alcool, bisogna pensare che i due fossero sobri. Eppure non si sono accorti che i talebani sono a pochi km da Kabul, che il resto del Paese è già stato conquistato con le armi. Non si sono accorti, Stanlio ed Olio, che la comunità internazionale non è composta solo dai Paesi dell’Ue e della Nato. E che ai talebani non frega assolutamente nulla del riconoscimento di Ursula von der Leyen o dello stesso Stoltenberg.

Kabul entrerà a far parte del grande gioco cinese. E tanto basta. I problemi di rapporti internazionali dovrà risolverli con Mosca, che tutela gli ex Paesi sovietici della zona, e con Teheran. I rapporti con l’occidente atlantista saranno legati solo al traffico di oppio. Con i talebani che sostituiranno, in prima battuta, i trafficanti americani. Poi un accordo lo troveranno.

Dunque non si preoccupano se i due comici atlantisti minacciano di portar via il pallone insieme al personale diplomatico. I talebani giocheranno con la palla gentilmente offerta da Pechino.