Si è spento all’età di 75 anni Giampiero Galeazzi, uno tra i più popolari giornalisti sportivi italiani. La sua ultima apparizione in tv risale a tre anni fa, a ‘Domenica In’ dall’amica Mara Venier, in una lunga intervista fatta più di silenzi e di sguardi che di parole, conclusa con il pianto della conduttrice e un lungo abbraccio.
Conosciuto anche con il soprannome di Bisteccone per la sua mole, di origini paterne piemontesi, laureato in Economia con tesi in statistica e passato per qualche mese nell’ufficio marketing e pubblicità della FIAT a Torino, fu professionista nel canottaggio: vinse il campionato italiano nel singolo nel 1967 (che gli valse la medaglia di bronzo al valore atletico) e nel doppio con Giuliano Spingardi nel 1968 e in quell’anno partecipò alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a Città del Messico. Il padre aveva vinto nel 1932 gli europei nel “due senza”.
Non ancora abbandonata la carriera sportiva, fu assunto dalla RAI come giornalista sportivo, grazie a Evangelisti, dapprima in radi. Fu subito inviato alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera; per un imprevisto a Mirko Petternella, bloccato nell’impianto di scherma, effettuò la sua prima radiocronaca nella sua disciplina, il canottaggio.
Con l’arrivo di Emilio Rossi alla direzione del TG1, su consiglio di Tito Stagno, passò in televisione e oltre ad alcune conduzioni del telegiornale, le prime trasmissioni sportive furono alla Domenica Sportiva condotta da Paolo Frajese nel 1976 e come curatore di Mercoledì Sport[5]. Fu subito assegnato alla telecronaca del tennis, alternandosi con Guido Oddo fino al suo ritiro nel 1984 e soprattutto del suo sport, il canottaggio, del quale ha seguito le principali competizioni, tra cui 6 edizioni dei Giochi Olimpici fino ad Atene nel 2004. Dal 2008 ai Giochi Olimpici di Pechino fu sostituito da Marco Lollobrigida.