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Lavoro

Autotrasporto, il riordino normativo favorisce l’ingresso di nuovi autisti

Semaforo verde, dagli autotrasportatori della CNA Fita Trentino Alto Adige, ai contributi per contenere i costi della patente e alle misure per favorire l’ingresso di giovani autisti; bene l’introduzione della possibilità che a bordo dei camion possa essere presente anche un soggetto neoassunto in qualità di osservatore e l’estensione delle revisioni ai privati anche per i rimorchi e semirimorchi allestiti per il trasporto isotermico di derrate alimentari deperibili. “Adesso – commenta Azem Celhaka, presidente di CNA Fita Trasporto merci – è necessario sviluppare percorsi di formazione anche nella nostra regione che consentano di avviare i giovani verso questa professione e riqualificare i meno giovani, per adesso senza lavoro, affinché diventino linfa vitale ad un comparto, quello del trasporto merci, che è, a tutti gli effetti, il trait d’union di tutti i settori dell’economia”. 

Sono diversi i punti ritenuti positivi della norma di riordino di alcuni aspetti chiave del mondo dell’autotrasporto (Legge 156/2021). “Una norma che contiene importanti novità e testimonia come su temi specifici e delicati sia imprescindibile il coinvolgimento preliminare delle associazioni di categoria”, commenta la Fita regionale.

Dubbi sui veicoli eccezionali: “Non è riducendo da 108 a 86 tonnellate la massa dei veicoli eccezionali che si garantisce la sicurezza sulle strade”, evidenzia il presidente Celhaka. “L’attenzione va spostata dal calcolo della massa al piano dei controlli. È necessario garantire e verificare che gli enti proprietari mappino tutte le strade e opere d’arte di loro competenza, ne verifichino puntualmente lo stato, ne effettuino la manutenzione e ne autorizzino la percorrenza secondo queste precondizioni, anche in Trentino Alto Adige, dove comunque la qualità delle strade è certamente migliore della media nazionale”.

Condizioni che CNA Fita rivendica da tempo e che si potrebbero realizzare dando piena attuazione all’archivio nazionale delle strade previso sin dal 1992 dal Codice della Strada. “Dopo 29 anni si è persa l’ennesima occasione per tutelare gli interessi generali delle imprese contemperando le esigenze di sicurezza con quelle dell’autotrasporto e dell’economia in generale”, aggiunge la Fita regionale.

Tra le tematiche prioritarie del settore, c’è il caro-carburante. “E’ necessario che anche le Province di Bolzano e Trento, tramite la società controllata Autobrennero Spa, agevolino con apposite misure premiali, ad esempio sui pedaggi, gli autotrasportatori dei rispettivi territori che acquistano veicoli green alimentati a Lng. Inoltre chiediamo un’azione di pressing sul governo affinché, per contenere il caro-carburante, venga ampliata temporaneamente la platea dei beneficiari del recupero delle accise, attualmente disponibile solo per chi utilizza veicoli da Euro 5 in su. Sono costi che graveranno su tutta la filiera del trasporto”. 

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