“Come gli alberi, dalle tue radici innalzati”, questo il testo dello striscione affisso dall’associazione ecologista La Foresta che Avanza per festeggiare la festa dell’albero. Insieme allo striscione, sono stati piantati e regalati alle istituzioni centinaia di alberi su tutto il territorio nazionale. “Viviamo in una società dove prende sempre più piede una ‘cancel culture’ , fondata sul rifiuto della propria storia e della propria identità. Una tendenza preoccupante che, dagli Stati Uniti, ha trovato terreno fertile anche in Europa e in Italia. La Foresta Che Avanza vuole, invece, invitare a riscoprire il proprio passato per costruire un futuro per il nostro popolo: non è eliminando millenni di storia che si può pensare di dare forma al nostro futuro. Come gli alberi crescono se hanno radici profonde, così crescerà l’Italia se saprà riscoprire sé stessa. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare piantando alberi autoctoni e simbolici per la nostra storia: prendiamo esempio da loro, verdi monumenti di una terra che ha sempre saputo risollevarsi e germogliare anche nei momenti più cupi.”
Fugatti e Zanotelli alla Giornata del ringraziamento Coldiretti: “Grazie per averci sempre garantito i prodotti con il vostro lavoro”
“In un periodo difficile come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia il mondo agricolo trentino non si è mai fermato, garantendo la continuità della produzione: credo che questo sia il primo ringraziamento che tutti noi dobbiamo darvi”: così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti agli agricoltori trentini in occasione della 71^ Giornata del ringraziamento di Coldiretti Trento, che si è svolta questa mattina nel capoluogo. “Siamo in una fase di ripartenza, di speranza e fiducia ma anche di cautela, perché la situazione va monitorata giorno per giorno – ha continuato Fugatti nel suo saluto al termine della santa messa celebrata in cattedrale dall’arcivescovo Lauro Tisi – Il mondo agricolo si trova ora in una fase particolare, con il prezzo delle materie prime che sta schizzando verso l’alto e delle condizioni peculiari che richiedono attenzione da parte delle istituzioni al vostro lavoro, sia da parte della Provincia che a livello di Governo nazionale”.
Anche l’assessore all’agricoltura Giulia Zanotelli, presente alla manifestazione, ha ricordato che nel 2020, l’anno più difficile del Covid, non è stato possibile celebrare il ringraziamento: “L’agricoltura però ha stretto i denti e ha garantito sulle nostre tavole i prodotti sani e di eccellenza dei nostri territori. Abbiamo affrontato tante sfide e difficoltà negli anni scorsi e vedere oggi i bambini portare come ringraziamento i doni della nostra terra è stato un momento commovente, sono frutti del vostro lavoro, di sacrificio ma anche di tanta, tanta passione. Tutto il sistema Trentino ha saputo fare squadra con senso di lungimiranza, mettendo in atto gli strumenti adeguati per far fronte alle condizioni climatiche difficili e alle fitopatie. Dobbiamo continuare a lavorare tutti insieme, per garantire continuità, salvaguardia e valorizzazione delle nostre produzioni, cercando di far capire ai cittadini e ai consumatori non soltanto l’importanza che l’agricoltura riveste in questo territorio, ma anche il grande lavoro che è stato fatto e si sta facendo sul fronte della sostenibilità a 360 gradi. Grazie per la grinta, la passione e la tenacia che mettete ogni giorno al servizio della comunità trentina”.
Ai saluti istituzionali hanno preso parte anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli, i senatori Elena Testor e Andrea de Bertoldi e il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi. Tra le autorità presenti anche il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder, i consiglieri Denis Paoli, Vanessa Masé, Luca Zeni e l’assessore regionale Lorenzo Ossanna. Il vescovo Tisi nell’omelia ha ricordato che il mondo contadino è un segno di festa per tutta la comunità, con il suo celebrare la vita nella frequentazione quotidiana dei campi e delle stalle. “Amore, servizio, solidarietà, incontro: sono i valori del mondo contadino, ai quali affidiamo il compito di riscoprire la bellezza di Gesù di Nazareth”, ha detto il vescovo, invitando tutti a gioire di questa giornata, non dimenticando l’impegno e la responsabilità della ‘custodia del creato’. Al termine dei saluti i presenti sono stati tutti invitati a soffermarsi tra i numerosi stand, affiancati da alcuni recinti disposti in piazza con gli animali della fattoria.