Home » I prezzi folli del gas in Europa? Colpa di un burocrate tedesco
Eurozona

I prezzi folli del gas in Europa? Colpa di un burocrate tedesco

Una pizza margherita? 10 euro! Colpa dell’aumento del prezzo del petrolio e del gas, ovviamente. E pazienza se il forno è a legna e la materia prima costa, complessivamente, meno di 1 euro. È come ai tempi dell’introduzione dell’euro: prezzi raddoppiati ma la colpa era dell’euro, non degli approfittatori.  Poi qualche rappresentante della categoria va in tv e si lamenta perché gli italiani spendono di meno. Che è l’ennesima menzogna. Gli italiani comprano di meno, ma spendono le stesse cifre perché i prezzi sono aumentati molto di più rispetto all’incremento ufficiale dell’inflazione.

Ma questa volta l’alibi è rappresentato dall’aumento del prezzo di gas e petrolio. Dunque è colpa di Putin. Lo hanno detto al Tg, lo ripetono i giornali di regime. La Russia non vuole venderci il gas e, di conseguenza, i prezzi aumentano. Ora Putin utilizza anche la Bielorussia per minacciare l’Europa: Bruxelles impone nuove sanzioni a Lukashenko e lui, invece di ringraziare, pensa a ritorsioni. Non ci sono più i boicottati di una volta che accettavano le sanzioni con senso di colpa.

Peccato che sia tutto falso. La Russia è pronta ad immettere enormi quantità di gas attraverso il North stream 2 che collega Russia e Germania. Il gasdotto è terminato, il gas è disponibile. Ma i burocrati tedeschi impediscono le forniture perché mancano alcuni documenti sulla composizione societaria. Dunque l’Europa intera deve pagare il gas molto di più perché un impiegato tedesco vuol far felici i padroni americani impedendo le forniture di metano.

Sembra un racconto dell’assurdo, sembra fantascienza, ed invece è la tragica realtà. Tutto un Continente penalizzato per la fissazione di un burocrate che impedisce l’avvio di una collaborazione strategica. Paradossalmente Trump aveva provato in ogni modo ad impedire l’ultimazione del gasdotto. E ci aveva provato anche Biden. Washington aveva minacciato sanzioni contro la Germania, ritorsioni contro le imprese tedesche. Ma Angela Merkel non aveva mollato, era andata avanti per la sua strada. Non pensando che a bloccare tutto, a strangolare l’intera Europa, sarebbe bastata l’ottusità di un burocrate.