La seduta pomeridiana si è aperta con la discussione del disegno di legge n. 92/XVI di Lucia Coppola per riconsegnare agli insegnanti il controllo dei ragazzi in mensa e negli spazi che vengono definiti interscuola. La consigliera di Europa Verde ha affermato che i momenti della mensa e di interscuola sono a pieno titolo importanti momenti formativi e educativi e quindi devono essere di competenza del personale insegnante e non a dipendenti delle cooperative.
Una scelta che, ha detto, non ha alcun senso educativo e che va contro a una consolidata letteratura pedagogica su questo tema dell’interscuola. Un tempo spesso banalizzato, ma che in realtà i pedagogisti e gli educatori hanno dimostrato essere importante per lo sviluppo dei ragazzi. La sostituzione degli insegnanti con educatori esterni non ha senso anche economico e contrasta con la grande esperienza della scuola trentina che è stata un modello nazionale nel campo del doposcuola che ha offerto ai ragazzi e alle famiglie servizi di alta qualità. In commissione, ha detto Lucia Coppola, ha stupito la posizione dell’Associazione nazionale presidi, che si è pronunciata contro il ddl disconoscendo una lunga esperienza pedagogica, e di quella della Sovrintendente che si sono dimostrati troppo appiattiti sulla Giunta.
Un momento, questo dell’interscuola, ha continuato l’esponente verde, importante anche per la sicurezza.