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“Lavorare per restituire la giusta memoria a questa tragica pagina storica”, così il presidente Fugatti

“Celebrare il Giorno del ricordo è importante e significativo per le Istituzioni e per l’intera cittadinanza: dal 2004, quando il Parlamento ha istituito per la legge questo momento celebrativo, è proseguito un intenso impegno per recuperare e rileggere quella tragica pagina della storia nazionale ed europea, per lungo tempo rimossa e strumentalizzata”, è con queste parole che il presidente Maurizio Fugatti evidenzia la ricorrenza di domani, che lo vedrà partecipare alla cerimonia promossa dal Comune di Trento, in collaborazione con ANVDG e Fondazione Museo storico del Trentino, a Palazzo Geremia.

“Come Provincia – commenta il presidente – abbiamo lavorato per restituire la giusta memoria a questa vicenda, ricordo ad esempio lo scorso anno il conferimento dell’Aquila di San Venceslao all’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, comitato di Trento, ma anche il coinvolgimento della Consulta degli studenti delle scuole superiori, che proprio il prossimo 16 febbraio si riunirà per un momento formativo. E anche se per il momento, a causa della pandemia, abbiamo dovuto sospendere la progettazione di un ‘viaggio della memoria’ rivolto alle scuole trentine confido – conclude il presidente – che si possa replicare il viaggio che alcune classi dell’ITT Marconi di Rovereto hanno compiuto al monumento nazionale della foiba di Basovizza nel febbraio 2020, al quale ho partecipato con il gonfalone della Provincia”.

Celebrare il Giorno del Ricordo significa rivivere una grande tragedia italiana, vissuta allo snodo del passaggio tra la Seconda guerra mondiale e l’inizio della guerra fredda. Un capitolo buio della storia nazionale e internazionale, che causò lutti, sofferenza e spargimento di sangue innocente. […] Ma quella ferita, oggi, è ferita di tutto il popolo italiano, che guarda a quelle vicende con la sofferenza, il dolore, la solidarietà e il rispetto dovuti alle vittime innocenti di una tragedia nazionale, per troppo tempo accantonata.

Con la legge 30 marzo 2004, n. 92 lo Stato italiano ha istituito il Giorno del ricordo per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.

La data scelta è il 10 febbraio, che si richiama al giorno in cui nel 1947 vengono firmati a Parigi i trattati di pace che decretano i nuovi assetti territoriali dopo la Seconda guerra mondiale.