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Bollette: parlamentari trentini Lega, bene stanziamenti governo. Primo passo ma ne servono altri

“Il governo oggi interviene stanziando risorse utili per dare respiro a cittadini, commercianti, realtà produttive ed enti locali messi in ginocchio dal caro bolletta. Si tratta di uno stanziamento importante e in linea con la battaglia che Matteo Salvini sta portando avanti da mesi ma non deve fermarsi qui. La priorità andava alle famiglie, agli artigiani, alle imprese e ai commercianti, e così è stato. Il passo quindi è importante ma serviranno di certo altri interventi. Noi saremo sempre in prima linea affinché questo avvenga”. 

“Per un territorio come il Trentino che vive di turismo e imprese i fondi messi a disposizione dal Governo sono un’ottima notizia.” Così commenta il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti.  “Sicuramente non basta sarà necessario intervenire ancora per contrastare gli aumenti, ma il segnale arrivato è importante. La Lega è stata la prima a sollevare l’emergenza del caro bollette. Avevamo chiesto che in questo periodo complicato venissero messi al primo posto le famiglie, le imprese, i commercianti e gli artigiani così è stato. Lo dichiarano i parlamentari trentini della Lega: Diego Binelli, Vanessa Cattoi, Martina Loss, Mauro Sutto ed Elena Testor.

IL PARERE DI ADUC

I provvedimenti del Governo per mitigare gli incrementi dei prezzi di elettricità e gas vanno in parte (bene il ridimensionamento degli oneri di sistema, ma perché l’Iva non viene azzerata?) nella giusta direzione ma non è chiaro l’investimento per l’estrazione del gas. Quali sono i tempi perché – Eni soprattutto – riuscirà a dare questo servizio?
Siccome da più parti, anche in sede europea, si ripete che prima o poi questi aumenti del costo della materia prima dovrebbero rientrare (ammesso che non ci sia una guerra in Ucraina).. non è che ci ritroviamo con una bella attività estrattiva del gas, tutt’altro che ecologica, quando non sarà più necessario e, magari, con le varie fonti alternative che, pur potendo essere all’altezza del fabbisogno, non lo saranno perché trascurate?
Qualcuno ha fatto questi calcoli temporali ed economici?
Non ci sembra.
Per cui, invece di rimettere in moto una produzione energetica che comunque domani dovrebbe essere dismessa, non valeva la pena garantire di più le produzioni cosiddette alternative e molti di quei soldi oggi investiti su Eni&co riversarli direttamente sulle specifiche bollette famigliari ed industriali?
Non vorremmo che l’assenza di risposte a queste domande sia “solo” perché si è deciso di andare avanti senza un piano, di fatto incrementando l’attività fossile senza futuro, e mettendo una pezza che, a breve, risulterà peggiore dell’esistente. Ha scritto François-Marie Arouet – Aduc in un comunicato alla stampa.

A BOLZANO – La commissione accolto la proposta di Andreas Leiter Reber di organizzare un’audizione degli operatori nel settore dell’energia: “Stiamo assistendo a un incedibile aumento del prezzo dell’energia”, spiega Locher, “e la commissione si sente in dovere di esaminare la questione e individuare modalità per organizzare a livello locale il coordinamento del relativo mercato”.

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