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E’ ufficiale: Chernobyl è caduta sotto il controllo delle forze militari russe

L’ex centrale nucleare di Chernobyl è sotto il controllo delle forze russe. Lo riferisce l’agenzia ucraina Unian. Dopo le notizie circa i recenti scontri nei pressi dell’ex centrale nucleare di oggi pomeriggio, tra forze ucraine e russe, ora giunge la conferma: la centrale di Chernobyl è in mano ai russi dopo l’intensa battaglia iniziata a seguito dei bombardamenti che, dalle tre e cinquanta di stanotte, imperversano in territorio ucraino.

Nel frattempo, le truppe russe continuano ad avanzare

Si troverebbero a 30km da Kiev, dove l’allarme raid e le sirene antiaeree nella Capitale, soprattutto presso l’aeroporto Antonon, continuano a suonare incessantemente. Evacuato il palazzo del governo. “Che l’Unione europea si sbrighi a fermare questo bagno di sangue”. E’ una delle richieste che si alzano da piazza Maidan, cuore degli scontri.

Proteste in oltre 40 città della Russia con centinaia di arresti della polizia, circa 700 tra giornalisti e manifestati. Oltre 4000 i profughi ucraini arrivati invece in Moldavia, dopo le immagini delle lunghe colonne di oggi pomeriggio. Dure le reazioni da parte dei leader occidentali, che chiedono un immediato cessate il fuoco, mentre la NATO ha già attivato il meccanismo di sicurezza dopo che, stamane, la Polonia aveva richiesto l’attivazione dell’art.4 che permette l’intervento degli alleati in caso di minaccia ad uno dei Paesi membri.

Il Presidente ucraino Zelensky ha proposto alla Russia di Putin di “tornare alla via della pace”.

Una proposta che lo stesso presidente russo starebbe valutando dopo essersi già impossessato, quasi indisturbato, dei punti strategici ucraini. La Russia, sarebbe pronta a negoziare ad una condizione: chiede all’Ucraina di rifiutare il dispiegamento di armi nel paese e di garantire che rimarranno neutrali (non aderiranno alla NATO).

Otterrà ciò che vuole?

Una prova di forza l’ha già data, dopotutto. E, fino a qui, l’immobilismo occidentale ed europeo hanno dimostrato che, a parte sanzionare (cosa che farà anche la Russia a parti inverse) e twittare (cosa di cui invece non ha bisogno), Putin può ottenere ciò che desidera. Magari, pure con il supporto della Cina.